Nessuna iniziativa concreta a supporto del territorio, nessuna presa di posizione chiara nei confronti delle politiche regionali e dei principali comuni, un assoluto silenzio sulle crisi aziendali che riguardano diversi territori della provincia ma, adesso, Confindustria Salerno si ricorda di compiere 100 anni e, quindi, si prepara ai festeggiamenti. Le associazioni di categoria, tanto quelle datoriali quanto quelle dei lavoratori, da anni vivono una crisi di identità che ha portato tanti ad allontanarsene. Ed anche i numeri di Confindustria Salerno conferma una diminuzione nel numero delle aziende iscritte a quella che dovrebbe essere la piu’ prestigiosa delle associazioni del mondo delle imprese. La guida degli ultimi anni è stata priva di segni importanti: troppo appiattita sul sostegno a determinate posizione politiche, maggioritarie in città, minoritarie nel Paese. Non è un caso che solo nel corso del Governo Renzi esponenti nazionali hanno fatto visita in città. Sarebbe, forse, il caso di riacquistare autonomia di pensiero e di azione, perchè a quei pochi imprenditori coraggiosi che operano ancora sul territorio non interessano le campagne elettorali ma dialogare con chi le vince.
