Augusto Strianese

CORRIEREDELMEZZOGIORNO: STRIANESE SCRIVE A RENZI PER I DEBITI NON PAGATI DALLO STATO

Sembrava una commessa appetitosa, di quelle che possono fare la fortuna di un’azienda, e invece si è rivelata solo «un’incresciosa vicenda» finita «all’attenzione della magistratura sia civile che penale» e ora anche del premier Matteo Renzi, del governatore Stefano Caldoro e dell’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano. È a loro tre che ha scritto una lettera di fuoco Augusto Strianese, già presidente della Camera di Commercio di Salerno, in qualità di fondatore e presidente della società Ames noleggio prefabbricati componibili srl.

 

Strianese invoca «un loro autorevole intervento» affinché recuperi il credito maturato dal 2008 ad oggi con le società che si sono succedute nella gestione dei siti di stoccaggio regionali, un credito di 138.509,97 euro oltre l’Iva che, secondo l’imprenditore salernitano, sta apportando un «innegabile pregiudizio economico» all’azienda e inevitabilmente alle famiglie dei dipendenti. La vicenda è questa: l’Ames stipula con Fibe Spa e Fibe Campania, vincitori della gara per lo smaltimento dei rifiuti in Campania, contratti di noleggio per complessivi 48 containers da dislocare sui diversi siti di stoccaggio regionali. «In particolare – scrive Strianese – otto di questi vengono dislocati nel sito di Masseria Riconta a Villaricca e altri otto nel sito di Montesarchio». Perdurando l’emergenza rifiuti, i contratti, rinnovati al 31 dicembre 2007, vengono di fatto prorogati a tempo indeterminato.

Nel 2008 la struttura commissariale prende il posto di Fibe e viene immessa nel possesso e nella gestione dei due siti di stoccaggio. «I contratti vengono prorogati de facto- spiega Strianese – ma il commissario omette completamente di pagare i canoni di noleggio». Dal 2010 subentrano le società provinciali e continua «la maldestra gestione dell’emergenza rifiuti e un inaccettabile rimpallo di responsabilità». Ora l’imprenditore si trova in questa situazione: non ha riscosso ancora il credito e ha recuperato solo in parte i container, quelli di Montesarchio, infatti, seriamente danneggiati e usurati, «sono irrecuperabili vista l’assoluta indisponibilità della società provinciale alla restituzione sulla scorta di una pretesa carenza di competenza».

 

tratto da corrieredelmezzogiorno.it