DA PALAZZO CHIGI SI ATTENDE IL DECRETO RISTORI (O INDENNIZZI) FERMO DA GENNAIO

Sostegni a tutte le partite Iva, senza riferimento ai codici ateco, fino a 150 mila euro, di contributi a fondo perduto,  per le perdite su base annuale 2020 su 2019.

Le aziende e i professionisti dovranno certificare di aver perso il 33% del fatturato rispetto agli anni precedenti. I nuovi indennizzi, a cui il governo sta lavorando in questi giorni, si applicheranno alle realtà fino a 5 mln di euro di fatturato. Le indicazioni arriveranno nel nuovo decreto Ristori 5, che nell’era Draghi, cambia nome in decreto Sostegno. Le misure sono in corso di ultimazione presso il ministero dell’economia e potranno vedere l’approvazione questa settimana.

Nel provvedimento, per cui a gennaio era stato già approvato uno sforamento del bilancio dello stato da 32 mld, troveranno spazio anche le disposizioni sulla ripresa della macchina amministrativa. Come anticipato da ItaliaOggi, da lunedì primo marzo l’Agenzia delle entrate Riscossione e l’Agenzia delle entrate riprenderanno la notifica degli atti di loro competenza (oltre 50 mln) ma non sarà una notifica a pioggia, ma invii scaglionati su un biennio.