DA PELLEZZANO ALLA LEOPOLDA DI RENZI, NICOLA COVIELLO SEMPRE PRESENTE A FIRENZE

Nicola Coviello, medico e politico della Valle dell’Irno, per il terzo anno consecutivo, è stato a Firenze, rispondendo all’appello di Matteo Renzi, con la Leopolda 2021.

Lei è reduce dalla Leopolda cosa ci racconta di quest’esperienza?
“Questa è la terza a cui partecipo, nel 2018 ho fondato il mio primo comitato tematico” sapere Pellezzano “, l’aria che si respira è sempre la stessa, entusiasmo, idee e progetti che nel corso del tempo si trasformano in leggi come è stato per industria 4.0 ,il job Act e il Family Act approvato alcuni giorni fa dopo un grande lavoro della ministra Bonetti.”
Si è parlato di politica ?
“Di politica ben poco, forse quest’anno Renzi ne ha parlato un po’ di più soprattutto del caso Open per l’evidente accerchiamento che sta subendo da parte della informazione e della Magistratura ,quei poteri forti di cui lui veniva accusato di proteggere.”
Chi sono gli  elettori di Italia viva?
“Chi è entrato in Italia viva ha ritrovato l’entusiasmo della politica perché questo partito è la casa dei riformisti ,di quelli che sono stanchi delle chiacchiere che non sono seguite dai fatti e che preferiscono una legge incompleta a
una legge che rimane soltanto sulla carta come è successo per il DDL Zan.”
Come va Italia Viva a Pellezzano?
“Alle ultime regionali il partito ha preso alcune centinaia di preferenze, personalmente sono in contatto con numerosi amici anche grazie ai rappresentanti del comitato ,colleghi medici, Biologi ,insegnanti ex direttori di banca che mi coadiuvano in questa mia attività di coordinamento. Molti apprezzano il nostro lavoro, altri non si sentono ancora pronti perché la comunicazione, che attacca quotidianamente Renzi , li frena, quando si convinceranno che è l’unico luogo dove si può fare politica ed esprimere delle idee che avranno un seguito, allora
il partito crescerà piu’ di come sta accadendo in questo momento dopo le straordinarie mosse del nostro leader Renzi che ha tirato il paese fuori dalle sabbie mobili e, con l’arrivo di Draghi, ha permesso di far crescere il PIL più della Germania e della Francia.”