EBOLI, CROLLO TORRI DEL CASTELLO. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI ANTONIO CUOMO

Con una interrogazione parlamentare il deputato del Partito Democratico Antonio Cuomo chiede al Governo un intervento immediato per il crollo delle Torri del Castello Colonna di Eboli.

 

 

Il deputato del Partito Democratico, l’onorevole Antonio Cuomo, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro per i Beni e per le Attività Culturali, Dario Franceschini, e al Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando.
“L’8 marzo 2015 – recita il testo – si è verificato il crollo di una delle torri del Castello Colonna di Eboli. Oltre alla rimozione dei detriti non è stato effettuato alcun intervento per dare la ricostruzione della torre e neppure una verifica accurata sulla stabilità dell’intero edificio”.
Situato nel centro storico della città, l’imponente edificio risalente all’epoca longobarda fonda le sue origini in un precedente castrum romano sulle cui rovine è sorto a partire dal IX secolo d.C. ad opera prima dei Longobardi e poi dei Normanni, che hanno proceduto alla fortificazione del complesso.
“Il Gruppo Archeologico Ebolitano – prosegue Cuomo nell’interrogazione parlamentare – ha svolto una serie di ricerche ed ha lanciato un allarme circa le criticità che potrebbero interessare l’edificio.  Da tempo è auspicato dalla popolazione ebolitana un intervento di messa in sicurezza e la valorizzazione culturale dell’immobile, individuando un’altra soluzione per l’Istituto di Custodia Attenuata”.
L’onorevole Cuomo interroga i ministeri di competenza per sapere “quali iniziative intenda porre in essere il Governo al fine di individuare una nuova sede per l’Istituto a Custodia Attenuata e per la ricostruzione in tempi rapidi, considerando che è già trascorso un anno dal crollo della torre e cosa intenda fare il Governo per garantire una adeguata valorizzazione culturale del Castello Colonna”.
Sulla questione interviene il dirigente Pd Mario Di Donato: “Mi stupisce apprendere della diffusione di una strana malattia che negli ultimi tempi si sta diffondendo in larga parte del ceto ceto politico della nostra città: si chiama sindrome da oblio per disinteresse. E’ passato un mese dal disastroso “anniversario” del crollo della torre del castello Colonna e di parte della cinta muraria della fortezza e quasi nessuno ha mostrato vero interesse verso un drammatico problema che sta mettendo a rischio di ulteriori crolli uno dei più straordinari edifici storici della città.
C’è bisogno di chiamare le cose con il proprio nome – incalza il noto medico ebolitano, che già poche settimane fa affrontò l’argomento chiedendo alla classe politica di farsene carico – e dunque devo dire con dolore che per primi i nostri attuali amministratori sembrano non avvertire come proprio questo disastro storico e culturale  e la necessità inderogabile di trovare una soluzione. Confido che il ministro Franceschini e il ministro Orlando – sollecitati dall’Onorevole Cuomo, ci diano risposte immediate nel merito delle proprie competenze per capire quale sarà il futuro di quella struttura e soprattutto come e quando si procederà al ripristino dei luoghi”.

Il deputato del Partito Democratico, l’onorevole Antonio Cuomo, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro per i Beni e per le Attività Culturali, Dario Franceschini, e al Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando. “L’8 marzo 2015 – recita il testo – si è verificato il crollo di una delle torri del Castello Colonna di Eboli. Oltre alla rimozione dei detriti non è stato effettuato alcun intervento per dare la ricostruzione della torre e neppure una verifica accurata sulla stabilità dell’intero edificio”. Situato nel centro storico della città, l’imponente edificio risalente all’epoca longobarda fonda le sue origini in un precedente castrum romano sulle cui rovine è sorto a partire dal IX secolo d.C. ad opera prima dei Longobardi e poi dei Normanni, che hanno proceduto alla fortificazione del complesso. “Il Gruppo Archeologico Ebolitano – prosegue Cuomo nell’interrogazione parlamentare – ha svolto una serie di ricerche ed ha lanciato un allarme circa le criticità che potrebbero interessare l’edificio.  Da tempo è auspicato dalla popolazione ebolitana un intervento di messa in sicurezza e la valorizzazione culturale dell’immobile, individuando un’altra soluzione per l’Istituto di Custodia Attenuata”. L’onorevole Cuomo interroga i ministeri di competenza per sapere “quali iniziative intenda porre in essere il Governo al fine di individuare una nuova sede per l’Istituto a Custodia Attenuata e per la ricostruzione in tempi rapidi, considerando che è già trascorso un anno dal crollo della torre e cosa intenda fare il Governo per garantire una adeguata valorizzazione culturale del Castello Colonna”. Sulla questione interviene il dirigente Pd Mario Di Donato: “Mi stupisce apprendere della diffusione di una strana malattia che negli ultimi tempi si sta diffondendo in larga parte del ceto ceto politico della nostra città: si chiama sindrome da oblio per disinteresse. E’ passato un mese dal disastroso “anniversario” del crollo della torre del castello Colonna e di parte della cinta muraria della fortezza e quasi nessuno ha mostrato vero interesse verso un drammatico problema che sta mettendo a rischio di ulteriori crolli uno dei più straordinari edifici storici della città. C’è bisogno di chiamare le cose con il proprio nome – incalza il noto medico ebolitano, che già poche settimane fa affrontò l’argomento chiedendo alla classe politica di farsene carico – e dunque devo dire con dolore che per primi i nostri attuali amministratori sembrano non avvertire come proprio questo disastro storico e culturale  e la necessità inderogabile di trovare una soluzione. Confido che il ministro Franceschini e il ministro Orlando – sollecitati dall’Onorevole Cuomo, ci diano risposte immediate nel merito delle proprie competenze per capire quale sarà il futuro di quella struttura e soprattutto come e quando si procederà al ripristino dei luoghi”.