EBOLI. IL PARTITO DEMOCRATICO DIFENDE LA SCELTA DEL CAMPOLONGO PER I CASI COVID 19

L’Italia in queste settimane sta attraversando il momento più drammatico della sua storia dal secondo
dopoguerra.
L’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19 ogni giorno ci restituisce un quadro devastante sia per numero
di contagi che per numero di nostri concittadini che hanno perso la vita.

Più di diecimila morti, un numero agghiacciante, che impone a tutti, istituzioni, forze politiche e cittadini una
comune assunzione di responsabilità per limitare il contagio da un lato e per fornire dall’altro un’adeguata
risposta in termini di disponibilità di posti letto, al fine di salvare quante più vite umane possibili.
In questo quadro, la Regione Campania e il Presidente Vincenzo De Luca hanno dovuto, nelle ultime
settimane, svolgere un lavoro straordinario, sia assumendo misure di distanziamento sociale eccezionali, che
in molti casi hanno anticipato e sono state ancora più rigorose di quelle assunte a livello nazionale, sia
mettendo in campo un piano straordinario volto a garantire ad ogni cittadino il diritto di essere curato, in
vista del picco di contagi, previsto nel nostro territorio per la prima settimana del mese di Aprile.
La sanità campana era appena uscita dal commissariamento, e quindi aveva una disponibilità di posti letto e
in particolare di posti in terapia intensiva e subintensiva del tutto insufficiente per affrontare
quest’emergenza.
Solo il lavoro intenso che sta svolgendo la Regione, ci consentirà di assicurare il diritto alla salute a tutti i
cittadini campani. Questo sforzo mira ad un importante incremento dei posti letto mediante una serie di
interventi quali la riconversione di reparti ed ospedali, la costruzione di strutture prefabbricate e il ricorso
alla straordinaria risorsa rappresentata dalla sanità privata della nostra Regione.
In questo contesto deve inserirsi la decisione assunta di trasferire alcuni pazienti di una casa di cura per
anziani di Sala Consilina, in una delle migliori strutture private del nostro territorio che è il Campolongo
Hospital.
Stiamo parlando di soggetti particolarmente fragili e maggiormente bisognosi di assistenza, che dovevano
trovare una collocazione adeguata, che la Regione e l’ASL, che sono i soggetti chiamati a decidere, hanno
individuato qui ad Eboli.
Stiamo affrontando una guerra contro un nemico invisibile e insidioso. Per combattere questa guerra ci siamo
privati delle nostre libertà, delle nostre abitudini, dei nostri stili di vita. Ma tutti questi sforzi saranno stati
inutili se non si accompagneranno alla capacità di assicurare le cure mediche a tutti e in particolare alla
popolazione anziana, che, come si sa, è quella maggiormente a rischio in caso di contagio. È evidente che,
pertanto, in questo momento tutte le istituzioni abbiano il dovere di collaborare tra loro, nell’interesse
primario della salute dei cittadini. Riteniamo inoltre che siano da stigmatizzare certe petizioni online che
soffiano sulle paure dei cittadini, facendo smarrire ogni sentimento di umanità.
Non si può immaginare che esistano strutture ospedaliere, pubbliche o private, che siano esentate dal fare la
loro parte, perché tali strutture a questo servono, a curare le persone e a salvare vite umane. Eboli, come ogni
altra Città del nostro Paese, non può tirarsi fuori, non può voltarsi dall’altra parte, non può non collaborare
con tutte le sue forze e le sue energie per affrontare questa drammatica emergenza.
Siamo sicuri che il cuore di questa meravigliosa Città ne è consapevole ed è orgoglioso di fare, come sempre
ha fatto, il suo dovere.