ELEZIONI POLITICHE 2018. FRATELLI D’ITALIA: “BENE IN PROVINCIA MA IN 40 COMUNI SI RIPARTE CON NUOVA ORGANIZZAZIONE”

Fratelli d’Italia analizza il risultato uscito dalle urne, prende atto del sorpasso della Lega all’interno della coalizione di centrodestra e si prepara ad una riorganizzazione in circa quaranta comuni (la maggioranza situati nella zona sud della provincia) dove si aspettava cifre diverse. Il bilancio tracciato dal partito di Giorgia Meloni, comunque, è complessivamente positivo.

Ieri mattina, presso la federazione di via Roma, il rieletto deputato Edmondo Cirielli, il neo senatore Antonio Iannone insieme ai portavoce provinciali Imma Vietri e Ugo Tozzi, affiancati dai candidati non eletti, hanno fatto il punto della situazione ad una settimana dal voto. “Il partito, rispetto al dato nazionale, ha confermato di essere molto forte in provincia di Salerno (5.16%) e lo dimostra il fatto che la delegazione parlamentare si è raddoppiata con l’elezione, oltre che del sottoscritto, anche di Iannone” commenta Cirielli che, però, non può non ammettere il balzo in avanti della Lega. “Noi siamo contenti, perché ha assorbito una parte dei voti che sarebbero andati al M5S soprattutto nella zona sud, dov’è particolarmente sentito il problema dell’immigrazione a causa di una gestione vergognosa dei flussi migratori da parte del Pd”. Gli fa eco Iannone: “E’ evidente che c’è stato un voto per il M5S e la Lega che, senza avere candidati individuabili e una forza organizzativa sul territorio, ha riscosso molto consenso. Noi, comunque, siamo felici di aver onorato una campagna elettorale facendola come se avessimo dovuto raccogliere le preferenze”. Altro dato analizzato è la sconfitta, proprio di Cirielli, nel collegio dell’Agro, dov’è arrivato secondo dietro alla grillina Virginia Villani: “Mi è dispiaciuto non essere eletto lì perché – spiega – la mia elezione avrebbe fatto entrare alla Camera Luisa Maiuri. Tra l’altro ho preso gli stessi voti con cui Marzia Ferraioli è stata eletta nel Cilento. Soltanto che lì il Pd ha retto mentre l’onda anomala del M5s non poteva essere controllata”. Non manca, ovviamente, una stoccata al Pd: “Ha subito una sconfitta senza precedenti. L’87% dei campani ha detto a De Luca ed al suo sistema di potere di andare via. Qui c’è stata una rivoluzione: se lui non lo capisce invito il suo partito a prendere atto di questo fallimento prima che ci siano conseguenze più gravi. Se il governatore – attacca Cirielli – non trarrà le ovvie conseguenze si trasformerà in un tiranno abbarbicato al potere. Da questo momento in poi faremo un’opposizione durissima per chiederne costantemente le dimissioni”. Gli fa sponda Iannone: “Ho sentito conferenze stampa autoconsolatorie (dice riferendosi a Piero De Luca), ma c’è stata una bocciatura molto chiara da parte degli elettori”. Assente per impegni professionali Gennaro Esposito, arrivato secondo alle spalle del grillino Nicola Provenza ma che ha conquistato più voti di Piero De Luca nel collegio di Salerno: “Il gruppo dirigente che fa riferimento a De Luca è minoranza. Il centrodestra – scrive in una nota – è l’unica forza politica che ha tenuto testa all’ondata anomala del M5S; un voto, quest’ultimo, che va rispettato ma anche profondamente analizzato. I numeri di Fdi saranno il punto di partenza per una nuova stagione politica che ci vedrà, di sicuro, protagonisti”. Fdi, infine, spera, grazie al riconteggio, di riuscire a portare a Roma anche Carmela Rescigno, candidata nel collegio di Napoli.

TRATTO DA IL MATTINO di Roberto Ler