FONDI EUROPEI IN CAMPANIA. GUARINO: “LA POLITICA SI ATTIVI, E’ IL MOMENTO DELLE RESPONSABILITA’ ”

In relazione alla querelle sui fondi europei ed il suo utilizzo sollevato dal Movimento 5 Stelle nei confronti del Comune Capoluogo. Carmen Guarino, Direttore Generale Centri Rete Solidale dichiara: è stato presentato a Roma l’annuale rapporto Svimez, che rappresenta e denuncia la drammatica condizione della Regione Campania, in termini di divario Nord-Sud sui temi dell’occupazione, dell’emigrazione giovanile, degli investimenti, delle infrastrutture e delle risorse a disposizione.

 

Eppure –continua Guarino- a causa del ritardo accumulato dalla Amministrazione Caldoro nel dare a Bruxelles prova della spesa dei fondi a disposizione, c’è il concreto rischio di bruciare miliardi di euro destinati dall’Europa alla Campania per tentare di risollevarne le sorti.

La perdita dei fondi riconducibili alla programmazione 2007-2013, colpirebbe anche e soprattutto il settore del welfare, già prosciugato delle risorse a disposizione per effetto dei continui tagli nazionali e regionali, compromettendo ancor di più il diritto alla salute ed all’assistenza di migliaia di cittadini campani che versano in condizioni di fortissimo disagio.

La politica è tenuta ad attivarsi immediatamente e con ogni sua leva per scongiurare questo rischio; è il momento della massima responsabilità, in considerazione dei bisogni di una Regione, come la nostra, che vive in modo drammatico, più di ogni altro territorio, la crisi economica attuale, come testimoniato anche dal rapporto Svimez.

Si chiede, dunque, con forza al Presidente Caldoro – conclude Carmen Guarino – di fare immediata chiarezza sull’invio alla U.E. del Programma Operativo Regionale, come espressamente richiesto a seguito della firma dell’accordo di partenariato tra Bruxelles e l’Italia come condizione per evitare la richiesta di restituzione dei fondi destinati alla Campania e di cambiare radicalmente l’approccio alle tematiche relative all’impiego dei fondi europei, con l’avvio di una nuova stagione amministrativa che non veda più la Campania collocata all’ultimo posto in Europa per qualità di governo e capacità istituzionale, come conclamato dalla “sesta relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale” redatta dalla U.E. nel luglio scorso.