FORZA ITALIA SALERNO. GIGI CASCIELLO REPLICA AD ANTONIO MAURO RUSSO

Botta e risposta a distanza tra Antonio Mauro Russo e i vertici di Forza Italia. Dopo l’intervista rilasciata al Mattino dall’ex coordinatore del Pdl, con la quale ha parlato di un partito “lontano dalla gente” e di una “guerra interna tra bande” che sarebbe emersa alle recenti elezioni provinciali, a replicargli a muso duro è il portavoce degli azzurri Gigi Casciello. “Il “non soggetto politico” che parla di lotta tra bande per il potere in Fi a Salerno non è mai rimasto un giorno senza incarico: consulente ministeriale, inutile assessore provinciale, consigliere di amministrazione di un consorzio farmaceutico.

 

Naturalmente sempre incarichi retribuiti” attacca l’esponente berlusconiano, che aggiunge: “Da quando il partito è guidato da Mara Carfagna non c’è un dirigente, un attivista, un militante, che non abbia dato invece il proprio grande o piccolo contributo politico esclusivamente con gratuità e passione”. Pronta la controreplica di Russo: “Gli ricordo che mi sono dimesso, unico in Italia, da assessore rinunciando a compenso netto di 30 mila euro l’anno per fare il coordinatore; l’incarico ministeriale me lo propose la Carfagna e con l’ingresso nel Cda del consorzio farmaceutico, avvenuto solo dopo il congresso, guadagnavo meno di quando facevo l’assessore”. Poi si pone una domanda: “Ma chi mi critica oggi è la stessa persona che veniva a chiedermi i contributi durante le campagne elettorali quando faceva il giornalista? In quel caso, però, non ero considerato un “non soggetto politico””. Preferisce non intervenire nella polemica, invece, il coordinatore cittadino Antonio Roscia: “Sto lavorando per Fi, non ho tempo da perdere”. Intanto il consigliere comunale Salvatore Gagliano, da tempo in rotta con i vertici azzurri, sta pensando di costituire un gruppo di lavoro, esterno al partito, in vista delle possibili elezioni amministrative del capoluogo. L’obiettivo è coinvolgere i delusi dalla linea politica dettata dalla classe dirigente provinciale e magari qualche deluchiano che, nel caso De Luca non si ricandidasse al Comune, sarebbe libero da qualsiasi condizionamento politico. “Non vogliamo più trovarci di fronte ad imposizioni fatte da Cirielli come la candidatura di Anna Ferrazzano. E solo prendendo le distanze dai partiti  – spiega – abbiamo la certezza che saranno individuate le persone per meritocrazia e non per sudditanza politica. Un centrodestra moderato alternativo a De Luca si può creare, ma al di fuori dei partiti”.

 

tratto da IL MATTINO di Roberto Junior Ler