FRANCESCO MORRA: “O L’EUROPA CAMBIA O MUORE, EUROPA DEI CONTI DIVENTI EUROPA DEI CUORI”

Dal sindaco di Pellezzano Francesco Morra arriva una riflessione sulla attuale situazione della politica europea nei confronti dell’emergenza coronavirus.

Non ero ancora maggiorenne quando l’Unione Europea muoveva i primi passi, costituendo, per le nuove generazioni, una speranza per il futuro e, per le vecchie generazioni, il giusto e meritato epilogo dopo decenni di dispute e contrapposizioni.

Si avvertiva il “profumo” di nuove opportunità di vita, di lavoro e di crescita. L’abolizione delle barriere e dei confini, una moneta unica, la possibilità di spostarsi con la sola carta d’identità verso altri territori erano i presupposti per un’integrazione sociale, prima che economica.

I sogni iniziali hanno ceduto il passo alle delusioni.

L’Europa, da “MADRE”, capace di far convivere e crescere tutte le identità nazionali, si è trasformata in “MATRIGNA”, con la penna rossa sempre pronta all’uso e impugnata a sottolineare gli errori, i ritardi e i comportamenti ritenuti poco virtuosi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto finanziario, fiscale e burocratico.

O l’Europa cambia o l’Europa muore.

Forse, questo è il momento storico per un cambio di passo drastico e radicale.

O si avverte il dovere di aiutare cittadinanze in difficoltà, o l’Europa sarà un’occasione persa, una speranza disattesa, un sogno svanito.

O l’Europa dei CONTI saprà trasformarsi in un’ Europa dei CUORI, oppure sarà difficile frenare focolai nazionalistici ed evitare una crisi economica e sociale che colpirà la stessa generazione che, circa trent’anni fa, sognava nuove opportunità per il futuro dei nostri territori.

F. Morra