Giovanni Baldi

GIOVANNI BALDI ASSOLTO DALLE ACCUSE DI CORRUZIONE: IL FATTO NON SUSSISTE

Prosciolto perché il fatto non sussiste: il consigliere regionale Giovanni Baldi, accusato di corruzione, non favorì un’assunzione nel pubblico impiego in cambio di voti. Così il gup Emiliana Ascoli della procura salernitana che ha vagliato, ieri mattina, la posizione del politico di Fratelli d’Italia, finito, insieme all’ imprenditore Giosuè Elio De Sio e sua figlia Roberta, nella delicata indagine dell’antimafia che aveva acceso i riflettori sulla campagna elettorale del 2010.

 

All’epoca Baldi era in corsa per uno scranno a Palazzo Santa Lucia e la Provincia di Salerno doveva completare la procedura concorsuale per l’assunzione di funzionari contabili. Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe finanziato la campagna elettorale strappando in cambio l’agevolazione per l’assunzione, come poi accadde, della figlia. L’aggravante era lo ‘scambio’ rappresentato dal conferimento di un pubblico impiego. «Ho sempre dichiarato la mia innocenza – è la reazione di Baldi – ho atteso in silenzio, insieme ai miei legali De Caro e Adinolfi, che la Giustizia facesse il suo corso; sono stato ascoltato e ho depositato documenti utili a dimostrare, come è poi accaduto, la mia estraneità ai fatti».