Ciriaco De Mita

I DE MITA E LA SAGRA DELLA PURPETTA. UNA BRUTTA STORIA

Una vigilessa viene punita per lesa maestà. Oppure no. Un mezzo giallo di fine estate di scena sulla Bassa Irpinia. E sullo sfondo una godereccia sagra della polpetta paesana. Il fatto (controverso) è questo, raccontato prima di tutti dall’Espresso ma poi ripreso in tutte le salse dalla rete: l’agente avrebbe osato fermare l’auto blu con a bordo Giuseppe De Mita, vicepresidente della giunta regionale, e lo zio Ciriaco; vettura che si stava dirigendo in una zona vietata da ordinanza comunale in occasione della sagra, organizzata a Pratola Serra: 3500 anime in festa più vacanzieri vari. E per lo zelo dimostrato è stata formalmente richiamata dal Comune. Se così fosse saremmo alle parti del Vigile di Alberto Sordi. Ma Giuseppe De Mita dopo qualche giorno ha seccamente smentito: «Era un’auto privata, non di servizio, e non ho mai parcheggiato in divieto di sosta».

SFOGO SU FACEBOOK – L’agente si chiama Carmen Pace Parrella, ha 36 anni, e lamenta un «addebito disciplinare» da parte dell’amministrazione di Pratola guidata da Antonio Aufiero, sindaco guarda un po’ dell’Udc. Carmen si è subito sfogata su Facebook e con una lettera a Repubblica, asserendo che nel caso specifico lei si era limitata a rispettare un’ordinanza dello stesso sindaco; atto in cui si vietava la zona «a chiunque», ex premier compresi. Questa la ricostruzione fatta dall’agente di polizia municipale: sono le 21 di domenica scorsa e per evitare il caos della sagra l’auto del politico centrista ha provato ad infilarsi nell’area off limits. La vigilessa impone l’alt, ma un uomo di scorta replica mostrando, pare, un disco con un marchio ministeriale. Niente, l’agente è un osso duro e l’interlocutore si allontana sibilando: «Allora fagliela tu la scorta a De Mita». Morale della favola: il giorno dopo Carmen Parrella ha ricevuto una lettera dal Comune in cui le si contesta «l’addebito disciplinare».

LA REPLICA DI DE MITA ALL’ESPRESSO -Intanto però Giuseppe De Mita, da par suo, bollando come fantasiose le varie ricostruzioni dell’accaduto ha inviato una decisa smentita all’Espresso. «È bene chiarire: nell’occasione in questione non ho utilizzato l’auto di servizio della Regione Campania. Mi domando su quali basi siano state fatte affermazioni tanto lontane dalla realtà, peraltro agevolmente verificabili. È un dubbio che spero mi verrà chiarito, come si dice, nella sede giudiziale competente».

CONTESTAZIONE DISCIPLINARE – Non solo: pare che il sindaco Aufiero non avrebbe mai adottato sanzioni, invitando la vigilessa in Comune per un incontro chiarificatore. Il giallo si infittisce, anche se una schiarita, almeno sul fronte della contestazione disciplinare, la fornisce lo stesso documento, oggi pubblicato online (guarda). A quanto par di capire la presunta indisciplina della vigilessa sarebbe da rintracciare non tanto nel battibecco con la scorta dei politici quanto nel sarcastico j’accuse pubblicato sul social network, intitolato: «Minacce da un agente di scorta di un politico irpino. Considerato dove mi trovo non fa una piega!». Ognuno si tiene il suo spicchio di verità. Speriamo soltanto che almeno le polpette di Pratola siano valse la candela.

SI INSERISCE PURE ZINZI – La sag(r)a non finisce qui. Come riporta Dagospia, il commissario dell’Udc regionale Gianpiero Zinzi (reggente del partito in Campania proprio in coabitazione con Ciriaco e figlio del Mimì presidente della Provincia di Caserta) invece di esprimere solidarietà ai De Mita, ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook il link dell’ articolo dell’Espresso che griglia zio e nipote irpini. E scrive: «Ho deciso da qualche mese di rendere il mio profilo Facebook un luogo di condivisione, scambio e riflessione. Oggi mi hanno segnalato questa notizia che mi sorprende e mi rattrista in quanto identifica il potere politico con la sopraffazione e il non rispetto delle regole. Questa è una politica o meglio un atteggiamento della classe politica che non mi piace».

LA CGIL – Al fianco della Parrella si è schierata compatta la Cgil: solidarietà da parte della responsabile delle pari opportunità della Cgil, Adele Franca Giro, del responsabile della funzione pubblica Cgil, Marco D’Acunto, del segretario provinciale della Cgil, Enzo Petruzziello, e poi anche da parte di Samantha Nigro del coordinamento provinciale della Polizia locale. Everybody for Carmen.

tratto da ilcorrieredelmezzogiorno.it

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