C’è poco da dire: Salerno è diventato un vero e proprio caso all’interno del partito di ANTONIO DI PIETRO perchè un commissariamento tanto lungo ed anche sostanzialmente ingiustificato non lo si è mai visto. Disposto subito dopo le elezioni amministrative del 2011 (esattamente un anno fa), il commissariamento affidato al senatore DI NARDO fu stabilito per una breve e veloce riorganizzazione del partito, un tesseramento e poi un nuovo congresso per individuare il successore di LUCIANO CERIELLO (nel frattempo promosso all’interno del Direttivo Nazionale).
Un calendario quasi naturale ma, oggi, a distanza di un anno, non si è mosso nulla. Il commissariamento è rimasto in vigore, i risultati delle elezioni amministrative di quest’anno hanno fatto segnare, ancora una volta, il passo, con risultati davvero negativi, in totale controtendenza rispetto ai numeri che si sono registrati in tutta Italia.
Perchè a Salerno si è messo un tappo sul partito dell’IDV che, alle elezioni regionali del 2010, aveva ottenuto importanti consensi con l’elezioni di un consigliere regionale?
Qualcuno dice che da Napoli ci sia tutto l’interesse a tenere il partito salernitano sotto vuoto: che De Magistris abbia come obiettivo quello di rimanere unica stella illuminata in tutto il panorama regionale ?
Da Salerno i malumori aumentano, anche perchè Napoli, anche dinanzi a nuovi possibili ingressi nel partito, ha detto no senza alcuna giustificazione.
