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IL MATTINO, FORZA ITALIA: TRE NOMI PER LA CANDIDATURA A SINDACO DI SALERNO

L’obiettivo finale resta sempre e comunque quello di individuare un candidato sindaco esterno ai partiti, che dia la possibilità a questi ultimi di ricompattarsi evitando spaccature, soprattutto interne, che potrebbero essere provocate da aspirazioni personali, seppur legittime. Ma, in casa Forza Italia, l’idea di passare come l’unica forza politica di centrodestra a non avere a disposizione una griglia di nomi da lanciare in vista delle elezioni amministrative del 2016 non piace affatto.

 

Anche perché – fanno sapere dal quartier generale di Corso Vittorio Emanuele – non è così. Anzi, forse ce ne sono anche troppi. Negli ultimi giorni, infatti, il commissario provinciale Enzo Fasano si è confrontato quotidianamente con i dirigenti di partito del capoluogo e il cerchio sulle possibili candidature si sarebbe (il condizionale in politica è d’obbligo) finalmente chiuso. Non su un unico candidato, ma su una terna di nomi. Che, nel caso in cui una personalità esterna, espressione della società civile e priva di alcuna militanza politica, non dovesse essere trovata, verranno messi nero su bianco sul tavolo delle trattative con gli alleati (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Noi con Salvini). Di chi stiamo parlando? E’ presto svelato. Si tratta di Giuseppe Zitarosa, volto storico di Forza Italia, che da ben quindici anni rappresenta i berlusconiani all’interno del consiglio comunale di Salerno (oggi ne è il capogruppo); Lello Ciccone, ex assessore provinciale ai trasporti nella precedente Giunta di centrodestra e primo dei non eletti al consiglio regionale della Campania sotto la bandiera forzista (ha conquistato 8749 preferenze nel collegio salernitano, di cui 1752 nel capoluogo) che, attualmente, ricopre il ruolo di responsabile all’organizzazione del partito; Raffaele Adinolfi, coordinatore cittadino degli azzurri e promotore delle “primarie delle idee”, una campagna di ascolto volta a recepire le istanze dei cittadini da inserire nel futuro programma elettorale azzurro. Tre nomi di peso, tutti politici, dunque, che almeno per il momento resteranno nei box in attesa di capire quale strada intraprendere per iniziare un percorso comune con i possibili alleati. Già perché ancora non è chiaro se la trattativa sui capoluoghi di provincia sarà avviata a livello regionale oppure nazionale. Lo conferma il senatore Fasano: “A differenza di altri partiti che hanno un solo nome, noi ne abbiamo tre e non possiamo che esserne soddisfatti. Ma – ribadisce – la nostra posizione resta quella di sempre: occorre mettersi insieme e cercare un candidato in grado di rappresentare anche a Salerno l’alleanza nata in Piazza Maggiore a Bologna. Io, nonostante tutto, ci credo ancora”. Quanto, invece, alla candidatura di Antonio Iannone (Fdi-An), proposta ufficialmente da Edmondo Cirielli ai dirigenti forzisti, Fasano risponde sibillino: “E’ sicuramente un’ottima persona, con la quale ho da anni un buon rapporto ma occorre trovare l’unità di tutta la coalizione”. Con i tre nomi messi sul tavolo da Forza Italia, a cui va aggiunta la disponibilità resa da Iannone al suo partito, salgono a quattro i papabili candidati alla carica di sindaco per il centrodestra. Ma non bisogna dimenticare che tra i componenti dei tridente politico nazionale c’è anche il movimento Noi con Salvini che, a questo punto, potrebbe ufficializzare nelle prossime ore un suo nome da posizionare sulla scacchiera delle candidature. In pole position per i salviniani ci sono il coordinatore cittadino Rosario Peduto e l’ex assessore provinciale Massimo De Fazio. Non era presente in piazza a Bologna ma è da sempre uno dei componenti del centrodestra campano il Nuovo Psi di Stefano Caldoro, che a Salerno sponsorizza da settimane la candidatura del consigliere comunale Roberto Celano, che, dopo aver lasciato i partiti tradizionali, ha dato vita ad una lista civica, Attiva Salerno, composta da giovani e professionisti. A questo punto, se i salviniani indicheranno un solo nome, saliranno a sei i possibili candidati espressione dell’area di centrodestra. Tutti nomi che, quando sarà il momento, entreranno in gioco nelle trattative tra i partiti. Molto dipenderà, infatti, anche dai candidati che verranno indicati negli altri capoluoghi di provincia chiamati al voto la prossima primavera (Napoli, Caserta e Benevento) dove ognuno si giocherà la sua partita ben consapevole che la linea ribadita nel corso dell’ultimo summit nazionale, svoltosi martedì sera ad Arcore, alla presenza di Berlusconi, Meloni e Salvini, è che in tutta Italia “solo uniti si può vincere”. E questo lo sanno anche a Salerno.

 

tratto da Il Mattino di Roberto Junior Ler