IL TAR BOCCIA CANFORA SULLE NOMINE ASI. NEL PD ANNUNZIATA ALL’ATTACCO: “UNA PESSIMA FIGURA PER TUTTO IL PARTITO”. CASSANDRA: “CANFORA ADESSO RIFLETTA”. IANNONE: “CANFORA COME FANTOZZI”

Il Tar ha annullato le nomine che il Presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora aveva fatto all’interno del Consorzio Asi, compresa quella del Segretario Provinciale del Pd Nicola Landolfi. Ancora una volta, come già accaduto per la Presidenza Asi e quella del Consorzio di Bacino Salerno 4, le procedure eseguite dai vertici di Palazzo Sant’Agostino sono state ritenute illegittime dai magistrati amministrativi. Una netta bocciatura che evidenzia anche una approssimazione con la quale vengono effettuate le procedure amministrative a Palazzo Sant’Agostino. La decisione dei magistrati del Tar, intanto, ha scatenato una vera e propria battaglia di dichiarazioni all’interno dello stesso Partito Democratico. Ad attaccare duramente Canfora e lo stesso Landolfi è il dirigente del Pd Sergio Annunziata.

 

“C’è il dispiacere di essere coinvolti in una figura pessima di tutto il Pd”, dichiara Annunziata, ” e di nn essere stati ascoltati su di un prevedibile scenario ,visto le precedenti sentenze emesse dal Tar di Salerno. Lo stesso Landolfi, ad esempio, poteva subito dimettersi e salvare la faccia, invece l’attaccamento alla poltrona ci fa prestare il fianco agli attacchi del centro destra per l’approssimazione che usiamo. Dobbiamo cambiare metodo e differerenziarci da anni di occupazione di potere fruttto della cultura di altri partiti e schieramenti… noi dobbiamo qualitativamente essere superiori.. altrimenti siamo allo stesso livello dei vari BRUNETTA”

 

QUESTO IL COMMENTO DELL’EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ANTONIO IANNONE 

Canfora e’, politicamente parlando, un Fantozzi infallibile. Il TAR boccia ancora una volta i suoi atti di nomina all’ASI. Fino a questo momento non ne ha imbroccata una, gli riesce proprio impossibile rispettare la Legge e capire che il Codice Civile non può piegarsi alle esigenza politica del momento. Pensasse alle strade provinciali e alle scuole che cadono a pezzi. Il centrosinistra salernitano, dopo anni di vuoto moralismo, ha dimostrato, in pochi mesi, tutta l’incompetenza dei suoi uomini.

 

QUESTO IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ASI GIANLUIGI CASSANDRA 

 

La seconda sezione del Tar con un’ordinanza, emessa nella giornata di ieri, ha accolto il ricorso presentato dai consiglieri generali del Consorzio Asi di Salerno Gianluigi Cassandra, Massimo Cariello Michele Cuozzo e Mariano Acone.

E’ stata, quindi, accolta l’istanza cautelare per il cui effetto viene sospeso il decreto con cui il presidente della Provincia procedeva alla revoca dei rappresentanti dell’Ente in seno al consiglio generale del Consorzio Asi e, contestualmente, provvedeva a designarne di nuovi.

In particolare i giudici amministrativi hanno evidenziato come “l’incarico ricoperto dal ricorrente non attiene ad un profilo esclusivamente politico, ma riveste anche carattere tecnico”, e pertanto hanno “ritenuto che il provvedimento impugnato non sia adeguatamente motivato in quanto il relativo potere non può essere esercitato “ad libitum” (per il semplice venir meno del rapporto fiduciario, qualunque ne sia la ragione), ma in modo congruente rispetto agli indirizzi stabiliti dal consiglio o, in mancanza, rispetto a quelli che potrebbero essere da esso stabiliti”.

La trattazione nel merito è stata fissata al 26 novembre 2015.

 

Accolgo con soddisfazione – dice il presidente del Consorzio Asi, avv. Gianluigi Cassandra – la decisione dei giudici del Tar. Sento il dovere di ringraziare gli avvocati Marcello Fortunato ed Angela Marino che ci assistono in questa vicenda.

Mentre attendiamo con serenità l’esame di merito, credo sia opportuno fare una riflessione: in un momento così difficile, sotto il profilo socio-economico, per il nostro territorio strumentalizzare un Ente pubblico territoriale, nel nostro caso la Provincia, che in base alle attuali leggi è addirittura un ente da abolire, rappresenta un pessimo biglietto da visita per imprese ed investitori. Credo sia venuto il momento di dire basta a provvedimenti illegittimi legati a sterili logiche politiche, che hanno l’effetto di intralciare l’attività amministrativa in corso, finendo per gravare sulle casse degli enti pubblici, utilizzando risorse economiche che vanno impegnate, invece, per garantire i servizi essenziali al cittadino”.