IL VICE MINISTRO MAURIZIO LEO: “DAL CONCORDATO PREVENTIVO NESSUN TIPO DI CONDONO”

“Mi sembra di assistere a un film di fantascienza, e mi stupisce il fatto che rappresentazioni sbagliate arrivino anche da addetti ai lavori o presunti tali”. Lo ha detto al “Sole 24 Ore” il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, che ha il dente avvelenato per il dibattito acceso sul concordato preventivo per le partite Iva, dopo l’approvazione definitiva nel consiglio dei ministri della scorsa settimana. Dibattito a suo dire viziato “dal teorema secondo cui il concordato sia un aiuto agli evasori; teorema falso da sfatare con i numeri”.L’obiezione nasce dall’idea che per i contribuenti meno affidabili il reddito proposto non potrà comunque rispecchiare quello reale, e che quindi lo Stato rinuncerà a una quota di tasse. “Rispondo prima di tutto con i numeri.