Atto conclusivo del Progetto Legalità della Scuola Media Gaurico di Bellizzi.
Questa mattina, nell’aula consiliare del Comune, ultimo incontro tra i ragazzi delle 3°, rappresentati da circa 150 ragazzi, e le Forze dell’Ordine della città.
Presenti il Comandante dei Vigili di Bellizzi Bruno Porcelli, il Vice Comandante della stazione dei Carabinieri di Bellizzi Giuseppe Palastro, il vice presidente della Scuola Gaurico Carmela Vece e la referente del Progetto Legalità professoressa Maria Pia Manera.
Il Progetto, durante l’anno scolastico, ha dato risalto a diversi temi: prevenzione sui botti natalizi, diritti umani, incontro con i detenuti della casa circondariale di Eboli e incontro sull’inquinamento ambientale con l’associazione Cittadinanza Attiva.
Per quello che riguarda i saluti istituzionali, il taglio del nastro è stato effettuato dall’assessore Angelo Maddalo che ha portato i saluti del primo cittadino impegnato alla Regione Campania per reperire fondi importanti per il bilancio comunale. Il Sindaco Giuseppe Salvioli, pur non presente, non ha fatto mancare il suo saluto: “Questo progetto, insieme ad altri, è il frutto del lavoro e della professionalità degli insegnati della scuola media. L’intento è quello di andare oltre l’offerta curriculare, con iniziative tese alla formazione civica degli studenti.
Ecco perché anche in futuro continueremo a lavorare in tal senso”. Sulla stessa falsa riga è anche il pensiero della referente Maria Pia Manera: “La collaborazione tra scuola e Comune è stata davvero molto utile per la crescita degli alunni. Un ringraziamento è doveroso all’amministrazione comunale ed a tutti gli enti che hanno sposato questa iniziativa”. Con l’intento di far conoscere meglio ai ragazzi il concetto della legalità, il Comandante dei Vigili Bruno Porcelli ha toccato più aspetti: “Uno dei primi concetti che i ragazzi devono comprendere bene riguarda l’utilizzo del casco. E’ fondamentale, per se stessi e per gli altri, assimilare questa cultura.
In più i minorenni, e non solo, devono essere consapevoli che le Forze dell’Ordine sono sempre a loro disposizione”. Dopo è stata la volta del Maresciallo Giuseppe Palastro che ha iniziato il suo intervento citando una famosa frase di Giovanni Falcone: “Le nostre idee camminano sulle gambe degli altri. Questo messaggio deve essere chiaro ai ragazzi che, di fatto, rappresentano il nostro futuro. Non bisogna avere paura di confrontarsi su temi delicati o chiedere aiuto nel momento del bisogno.
Vicino ad ogni ragazzo ci sono tre gradi di educazione: la famiglia, la scuola e gli enti preposti alla sicurezza”. Attiva la partecipazione dei ragazzi che si sono confrontati su più temi con i vari relatori.
