LA CAMERA RESPINGE LA MOZIONE SI SFIDUCIA CONTRO IL MINISTRO DANIELA SANTANCHE’

Dopo quella, ieri sera, nei riguardi del vicepremier e titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, oggi l’Aula della Camera ha respinto anche la mozione di sfiducia presentata nei confronti del ministro del Turismo, Daniela Santanchè. I no sono stati 213, i sì 121. Nella mozione, a prima firma del capogruppo del Movimento cinque stelle a Montecitorio, Francesco Silvestri, ed appoggiata dal resto delle opposizioni, tranne Italia viva, si leggeva che “la situazione soggettiva del ministro del Turismo, alla luce dei fatti emersi, risulterebbe sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti, non potendo l’Italia proseguire ad avere un governo i cui membri espongano il sistema Paese a situazioni perniciose derivanti dalla commistione di interessi pubblici e privati. E’ imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di ‘onorabilità’ per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del governo. Visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati, la Camera esprime la propria sfiducia al ministro del Turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni”.