Il 7 Gennaio, cosi’ come previsto dall’ultimo Dpcm e dalla ultima ordinanza del Ministero della Salute, la Regione Campania tornerà a colorarsi di giallo, con tutto cio’ che questo comporta: in modo particolare la riapertura di bar, ristoranti e pizzerie al pubblico, seppure con un orario limitato fino alle 18:00. C’è, poi, la questione delle scuole che, secondo quanto stabilito dalle Prefetture in tutta Italia, prevede la riapertura in presenza, seppure con notevoli limitazioni, anche per le scuole superiori. In Campania, pero’, tutto è stato diverso: la zona gialla è stata eliminata dall’ordinanza di De Luca, emessa lo scorso 20 dicembre, con lo stop alla riapertura per ristoranti, pub e pizzerie. La scuola ? Peggio che andar di notte: in Campania è stata imposta la didattica a distanza dalla fine di ottobre e quindi le scuole sono vuote da mesi, mentre nel resto del Paese le lezioni in presenza sono, comunque, andate avanti. Adesso siamo alla vigilia di un nuovo cambiamento ma tanto il mondo della ristorazione quanto quello della scuola non guardano a quanto accade a Roma ma hanno gli occhi fissati sulle decisioni che arriveranno da Palazzo Santa Lucia. De Luca, d’altronde, ci ha abituato a ribaltare ogni decisione, a spingere sulla politica del pugno duro, anche a costo di fare i conti con le proteste delle piazze.
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