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L’EFFETTO CIRIELLI

edmondo_cirielliGLI ASSESSORI PROVINCIALI QUANDO INDICATI COME CANDIDATI A SINDACO PERDONO SISTEMATICAMENTE LE SFIDE ELETTORALI. UN DATO SUL QUALE RIFLETTERE

Il Presidente CIRIELLI non riesce ad ottenere consensi elettorali fuori da Palazzo Sant’Agostino. E’ un dato chiaro ed inconfutabile perchè ogni qualvolta pensa ed indica un uomo o una donna esponente del Governo Provinciale come candidato in questo o quel comune perde, in maniera sistematica, la sfida elettorale. Era accaduto, già lo scorso anno, ad ANGRI con il giovane assessore al bilancio ANTONIO SQUILLANTE, costretto ad arrendersi, anche se solo al ballottaggio, a PASQUALE MAURI, esponente dell’Udc ma anche consigliere provinciale di opposizione. Il tris del 2011, però, rafforza il concetto che determinate forzature, in chiave elettorale, non fanno breccia tra i cittadini. La vice presidente della provincia ANNA FERRAZZANO, al termine di una breve ma intensa discussione interna, era stata indicata come candidata a sindaco nel comune di Salerno. Una sfida difficile, anzi molto difficile ma i numeri che alla fine ha raccolto la candidata del PDL (poco sopra il 17%) sono un segnale preoccupante: in città, alle elezioni amministrative, il centro destra, rispetto a 5 anni fa, non cresce. Un altro esponente della Giunta Provinciale, l’assessore in carica all’agricoltura MARIO MIANO, era stato prescelto per la sfida nel comune di Roccadaspide: sconfitto senza attenuanti, nonostante gli sforzi politici ed amministrativi nella cittadina della Valle del Calore. Infine il risultato meno atteso, quello di Nocera Inferiore dove ADRIANO BELLACOSA, che ha avuto il coraggio (non registrato da altri) di dimettersi dalla carica di assessore provinciale, partiva con tutti i favore del pronostico, perchè il centro destra a Nocera Inferiore era in crescita, il centro sinistra era praticamente scomparso. Eppure, nello scontro del ballottaggio, che ha visto in campo, sia ben chiaro, due uomini di centro destra, i cittadini hanno scelto quello che non era legato al PDL della provincia di Salerno, il candidato che aveva assunto una posizione autonoma rispetto agli uffici di Via Porta Elina.

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