FRANCO MARI (AVS): “SUL SUPER BONUS BATTAGLIA IDEOLOGICA, DA GOVERNO MELONI GIA’ 13 MODIFICHE”

Il Superbonus sale a quota 32 modifiche. Un vero e proprio record. Un numero mostruoso di modifiche normative subite dagli articoli 119 e 121 del dl 34/2020 dalla sua entrata in vigore ad oggi. Numeri che certificano il caos normativo di questi giorni.
Interventi fatti non per correggere o limitare alcune storture o per introdurre nuove misure di controllo, ma per bloccare e stravolgere le disposizioni vigenti.
Un caos legislativo che ha generato allarme, confusione e incertezza di cui il governo Meloni è pienamente colpevole. Infatti sono 13 le modifiche fatte da inizio legislatura dalla destra.
Modifiche che non solo hanno creato caos ma anche perdita di denaro. Una battaglia tutta ideologica contro le politiche green e di contenimento energetico che accomuna Lega e Fratelli d’Italia sia in Italia che in Europa. Eppure, per una corretta valutazione del Superbonus si sarebbero dovuti analizzare non solo i costi, ma anche i benefici sul Pil, sul saldo debito/Pil, sul gettito fiscale, sui redditi, sui consumi, sulle emissioni inquinanti prosegue Mari. L’ultimo report di Enea ha calcolato che sono stati 480mila gli edifici ristrutturati grazie al Superbonus, con un risparmio energetico del 5%.
Senza dimenticare i benefici occupazionali: la misura ha generato 900mila nuovi occupati, 373mila posti di lavoro in più nel settore rispetto al 2019 e 527mila nuovi posti di lavoro nell’indotto.
Il Superbonus, quindi, ha rilanciato un comparto in grave crisi e sostenuto indotto e occupazione. A ben vedere poi anche la crescita del Pil negli ultimi anni può essere in buona parte attribuibile proprio agli investimenti legati al Superbonus perché il minor gettito fiscale legato alle minori tasse incassate dallo Stato per effetto delle compensazioni dei crediti di imprese e cittadini sarà compensato dai maggiori introiti in termini di Iva, Irpef, Irap, Ires contributi previdenziali Inps e via dicendo. Non proprio la voragine di cui parla Giorgetti. Questo Governo, conclude Mari, ha dichiarato una vera e propria guerra alle politiche di efficientamento energetico.