LONGO E GAGLIANO: ATTENTI A QUEI DUE, PARTE IL PERCOSO DEI FITTIANI IN PROVINCIA DI SALERNO

Rinnovata la vicinanza al governatore uscente Stefano Caldoro, ma già a maggio i fittiani di Forza Italia potrebbero presentare una lista di appoggio al partito che sarà propedeutica alla battaglia che i “ribelli” salernitani si preparano a combattere per la città di Salerno. «Ho chiesto personalmente al presidente Berlusconi – ha spiegato questa mattina la senatrice Eva Longo – di avere una maggiora attenzione per la città di Salerno e per la Campania in generale».

 

Una attenzione che potrebbe tradursi anche «in una lista alternativa a Forza Italia con un candidato sindaco autonomo» ha commentato il consigliere comunale Salvatore Gagliano. E già per il dopo De Luca a Palazzo di Città si fa il nome proprio della senatrice «perché no!» dice lei,  «del resto Io sono nata come sindaco».

Questa Mattina la Longo e Gagliano, nel corso di una conferenza stampa al Bar Moka, hanno rinnovato le loro critiche al coordinamento provinciale soprattutto dopo la nomina di Melchionda al consorzio farmaceutico e dopo la vicenda degli ospedali: «Se la Regione è riuscita a scongiurare la chiusura di Scafati – ha ribadito Gagliano – non vedo perché non farlo anche per i presidi di Agropoli e Castiglione». Su questo argomento anche la senatrice Longo ha spiegato: «A breve presenterò un emendamento per far riaprire i due ospedali basandoci sui dati turistici che di fatto ne aumentano il bacino d’utenza». Quella di ieri mattina è stata anche l’occasione per lanciare messaggi chiari agli “alleati”: «Il centrodestra salernitano è stato capace solo di mettere in scena i litigi tra Mara Carfagna e Edmondo Cirielli senza riuscire a costruire nulla» ha ammesso Gagliano e la Longo ha rincarato la dose: «Fratelli d’Italia è una storia finita» mentre nel Nuovo centrodestra «molti sono pronti a passare con noi». Per questo la corrente vicina all’ex governatore della Puglia, raccoglie consensi da tantissimi amministratori e non solo «stufi oramai di essere pedine e null’altro».

 

tratto da lacittadisalerno.it