MARIA RICCHIUTI: “IMPEGNO PER CONSENTIRE IL LAVORO NEGLI ORTI PRIVATI”

Negli ultimi giorni, da diversi amministratori locali e da forze dell’ordine addette ai controlli sul rispetto delle disposizioni del DPCM 22 marzo 2020, mi è giunta una richiesta di chiarimenti riguardo alla possibilità, per i coltivatori non professionali, di provvedere alla coltivazione e alla pulizia dei propri fondi agricoli.

Ho sottoposto la questione alla Giunta regionale e mi è stata prontamente fornita risposta dal vicecapo di gabinetto del Presidente De Luca, l’avv. Almerina Bove.

Lo scrive la consigliera regionale Maria Ricchiuti.

Secondo la sua interpretazione, è possibile uscire per curare il proprio orto o piccolo fondo a condizione che:
➡️ si tratti di salvare una cultura deperibile, che necessita dunque di un lavoro indifferibile;
➡️ a lavorare sia una sola persona del nucleo familiare.

La piccola agricoltura “amatoriale” che caratterizza la maggior parte del nostro territorio, oltre a rappresentare uno strumento di difesa ambientale per prevenire il rischio idrogeologico e di incendi boschivi, racchiude l’essenza e il valore delle nostre comunità.

Aspettiamo fiduciosi nella conversione in legge del decreto “Cura Italia” il via libera agli spostamenti degli agricoltori cd hobbisti, per salvaguardare un “patrimonio culturale”.