IL MATTINO: VERSO LE POLITICHE 2018, NELL’AGRO CIRIELLI CONTRO MACCAURO.

Dopo la disponibilità espressa da Mauro Maccauro a correre sotto la bandiera del centrosinistra nel collegio dell’Agro nocerino sarnese alle prossime elezioni politiche, nella coalizione di centrodestra – soprattutto nei colloqui intercorsi tra i dirigenti di partito dopo l’esposizione pubblica dell’ex presidente di Confindustria Salerno – nessuno si mostra preoccupato.

Per due motivi: il primo perché la zona nord della provincia è da sempre una storica roccaforte elettorale sia di Fratelli d’Italia che di Forza Italia; il secondo in quanto –  è il ragionamento fatto a microfoni spenti da berlusconiani e meloniani – “il Pd è in caduta libera anche qui” e quindi “sarà facile dimostrare che né Maccauro né De Luca hanno fatto nulla di concreto per l’Agro”.  L’ex numero uno degli industriali, al di là della collocazione politica, rappresenta comunque una novità nel panorama politico salernitano. Per questo il centrodestra, e in particolare Fratelli d’Italia, è pronta a calare nell’agone politico un nome di peso: quello di Edmondo Cirielli, deputato uscente, ex presidente della Provincia e soprattutto uno dei leader nazionali del partito che, fin dall’inizio della sua carriera politica, ha raccolto sempre molte preferenze in quest’area della provincia. La trattativa per l’assegnazione dei collegi con gli alleati è ancora in corso a Roma. Ma è noto che il partito di Giorgia Meloni ambisca ad esprimere un suo candidato nell’Agro. Che, nel caso arrivasse il placet di Fi e Lega, sarà sicuramente Cirielli: “Maccauro – dice il diretto interessato – è una persona perbene. Nulla da eccepire. Ricordo, però, che già da presidente degli industriali si schierò con De Luca. Il mio rammarico è che, a suo tempo, lo sostennero anche molti imprenditori di centrodestra”. Il deputato si sente già in campo: “Vuole espugnare l’Agro? La speranza – ironizza – è sempre l’ultima a morire. Giocheremo la nostra partita. Al di là di me e Maccauro, comunque, i cittadini sanno che Renzi, De Luca e il Pd hanno sfasciato la Campania e l’Italia. La nostra non sarà una battaglia nominalistica, ma ideologica e programmatica. Renzi ha fallito in tutto anche grazie ad una classe politica e imprenditoriale locale e nazionale compiacente. Ora se ne devono andare tutti a casa”. Con la possibile discesa in campo di Cirielli, dunque, perde quota la candidatura di Alberico Gambino che, a questo punto, potrebbe trovare spazio nel listino bloccato, magari alle spalle proprio del deputato che sarà anche il capolista per la Camera. Ma se il collegio dell’Agro toccasse a Fi? In tal caso i nomi più accreditati sono quelli di Francesco D’Antuono (coordinatore area nord del partito), il quale può contare su una folta pattuglia di amministratori locali; o di suo zio Pasquale Marrazzo (ex consigliere regionale e già direttore dell’Arcadis). Per quanto riguarda il collegio Salerno (che comprende anche Fisciano e San Severino) Fdi punterebbe su Gennaro Esposito, mentre in Fi tra i possibili candidati troviamo Gigi Casciello, Lello Ciccone, Giovanni Romano e Roberto Celano. Nel collegio di Battipaglia-Picentini, invece, Fdi è pronta a sostenere Ugo Tozzi, mentre tra gli azzurri in pole position ci sono Ernesto Sica e Mimmo Di Giorgio; per il collegio Cilento-Vallo di Diano i meloniani avrebbero raccolto la disponibilità di Nanni Marsicano e Teresa Maiuri, mentre i forzisti quella di Valentino Di Brizzi e Giovanni Fortunato; i senatori Enzo Fasano e Franco Cardiello insieme a Mara Carfagna, invece, aspirano a rientrare nel listino. Ma, su tutte le candidature, l’ultima parola sarà di Berlusconi, Meloni e Salvini.

TRATTO DA IL MATTINO di Roberto Ler