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NOCERA INFERIORE, IL PARTITO DEMOCRATICO STRETTO NELLA MORSA DEL SINDACO TORQUATO

Quello che sta succedendo in questi giorni a Nocera Inferiore in casa Pd con il sindaco Manlio Torquato può essere vista dall’esterno come una pubblica umiliazione accelerata, cui Nicola Landolfi e Torquato ,starebbero sottoponendo il Pd. In molti potrebbero immaginare che questa situazione possa essere accompagnata da una richiesta di “obbedienza forzosa “rivolta ai consiglieri dissidenti Antonio Iannello ed Enrico Esposito , un comportamento che potrebbe rappresentare un punto di non ritorno. Calpestata la storia del Pd Nocerino ?

 

Il Pd potrebbe uscire snaturato da questo comportamento ? Il Pd potrebbe ridursi a partito alleato di un sindaco che continua a ripetere di essere civico ma che vuole gestire i partiti del centro sinistra con un istinto populista? Torquato in questi anni si è posto in competizione almeno attraverso Facebook anche con le altre forze populiste della città . Nella sua estrema propensione al rischio, secondo molti addetti ai lavori, Torquato nella sua scommessa starebbe pensando di dominare a lungo il neo alleato il Pd ma soprattutto l’avversario che finora è riuscito a contenere, cioè quel movimento 5 stelle che forse in questi mesi in città ha rappresentato la vera novità politica . Ma lo spettacolo di lotta per il potere che sta andando in scena in questi giorni potrebbe non essere intesa come un progetto per il bene di Nocera come priorità assoluta, alla lunga potrebbe restituire energia ai grillini oggi paralizzati da quella parte dell’elettorato nocerino che ancora non ha trovato una possibile figura di guida locale nel loro gruppo . Tanti interrogativi molti dubbi che potrebbero concretizzarsi in un ballottaggio Torquato-M5S per il futuro di Nocera .Quanto alla sinistra del Pd , riuscirà a riorganizzarsi con calma e senza inseguire i leader del passato( vedi Antonio Romano)?La scissione del primo partito del centrosinistra non la capirebbe nessuno così come non è stata capita l’alleanza con Torquato. 

 

di Gerardo Vicidomini