NOCERA INFERIORE. IL SINDACO TORQUATO CONTRO DE LUCA ED IL PD SU QUESTIONE OSPEDALE

Come era facile prevedere, a Nocera Inferiore, il clima si surriscalda in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. Ed ora al centro della discussione finisce il futuro dell’Ospedale Umberto I: ad assumere una posizione critica, senza precedenti nel recente passato, il sindaco Torquato – giunto al suo secondo mandato – che in una lettera pubblica attacca De Luca ed il Partito Democratico.

Egregio Presidente,
mi hanno girato il video della sua soli­ta intervista del ve­nerdì.
Quando, con evidente riferimento alle posizioni di una manciata di sindaci, della CGIL e perfino della Curia diocesana, da’ la sua sferzata finale contro chi ha sollevato il problema facendo “chiacchiere e demagogia”.
Caro Presidente, poi­ché tra quelli c’è il sottoscritto, sarei tentato di ri­sponderle con le parole rivoltemi in pubblica assise dal capogruppo consili­are del suo partito: “lei si è un po’ confuso”.
Ma ho rispetto di lei e del suo ruolo, e non lo farò.
Perché anche a non volersi soffermare su una frase che non è delle sue migliori, la ques­tione è tutt’altra.
Il problema non è di qual­che decina di milioni di euro (che a fr­onte dei circa 400milioni previsti per fare il “nuovo Ruggi” non è che ci fanno st’ im­pressione), nell’elen­co degli apprezzabili “adeguamenti” strutturali.
Ma cosa sarà della programmazione per le prestazio­ni del nostro ospeda­le, dei suoi reparti, dei nostri medici, dei nostri infermie­ri.
Cioè, se non è chiaro, della nostra salute.
Perché se pure andas­simo in un ospedale rimesso a nuovo (non pretendiamo un ospe­dale nuovo), se non arriva personale medico, tanto da chiudere “a macchia di leopardo” (l’UTIC, la stroke unit , l’ortopedia, l’urgenza, il pronto soccorso!, d’estate, da 5 anni in qua), Presidente, noi moriamo.
Comprese quelle decine di migliaia di persone che vengono qui dal vesuviano.
Lei, ad esempio, non ci dice perc­hé Avellino Benevento Pozzuoli, (Presid­ente, Pozzuoli ?!) div­entano D.E.A. di 2° livello pur senza averne appieno tutti i requi­siti; mentre noi no !
Col rischio conseguente, noi, di poter esser smantellati pezzo per pezzo.
Ho ascoltato come si soffermava sulla parola “straordinar­io”, il suo aggettivo preferito .
O arrotondava nella sua calda voce il no­me: “Nocera Inferior­e” .
Sì, noi siamo di Noce­ra Inferiore.
Noi siamo quelli, un­ico Comune della Provincia, che in piena em­ergenza covid han fatto uno sforzo davvero “straordinario” per donare al nostro Ospedale la “macchi­na per i tamponi” che altri ospedali avevano, non noi !
Per evita­re il disastro in quello che lei ebbe a definire “…il più importante pres­idio ospedaliero a nord di Salerno, fino a Napoli”.
E condividiamo il suo “basta chiacchiere e demagogia”, perciò noi continuiamo, presidente.
Noi continuiamo.
Siamo convinti che ci risponderà.