Era diventato l’intervento con il quale il Commissario Straordinario dell’ASL MAURIZIO BORTOLETTI aveva avviato un’opera di razionalizzazione delle strutture ospedaliere della Provincia di Salerno. Tutto iniziò con la chiusura dell’Ospedale MAURO SCARLATO sulla quale il Direttore Generale ANTONIO SQUILLANTE ha deciso di invertire la rotta.
In un’intervista rilasciata al quotidiano IL MATTINO, Squillante, infatti, ha annunciato di aver raggiunto un’intesa con la Regione Campania per attivare, all’interno dell’Ospedale di Scafati, un servizio di prima emergenza che consentirà alla struttura ospedaliera di rimanere attivo, in una zona con alta densità abitativa, senza dimenticare che spesso Scafati viene raggiunta anche da cittadini che vivono nella Provincia di Napoli. Una decisione che, finalmente, tiene conto dei territori e delle popolazioni.
La lunga intervista rilasciata dal Manager SQUILLANTE comincia a fare anche chiarezza su quella che era stata definita una “gestione perfetta”, vale a dire il periodo nel quale a Via Nizza a Salerno si era trovato il Colonnello dei Carabinieri BORTOLETTI.
SQUILLANTE parla del “pareggio di bilancio”, raggiunto dal suo predecessore, solo grazia al “blocco dei pagamenti sulle vecchie spettanze”, una formuletta facile facile che, però, non ha tenuto in conto i principi della continuità amministrativa e finanziaria.
Circostanza, tra l’altro, neppure vera perchè, come sottolinea lo stesso SQUILLANTE “esistono ancora delle fatture del 2011 non pagate”. E poi, elemento fondamentale, si è pensato ai conti ma non “si sono acquistate le TAC”.
Il nuovo Direttore Generale, insomma, lascia intendere che non è tutto ora ciò che luccica e che forse è giunto il momento di guardare ai conti si, ma anche alla salute dei cittadini.