PELLEZZANO, ASSEMBLEA DEL PD. MORRA: “DI NUOVO TRA LA GENTE, MOTIVIAMO GLI ELETTORI”

Si va verso il congresso cittadino, quale è lo stato di salute del Pd a Pellezzano?
“Il Circolo PD di Pellezzano negli ultimi due anni ha vissuto una lunga fase di riorganizzazione, soprattutto a seguito delle elezioni amministrative del 2014 che ci ha visti riconquistare dopo quasi un ventennio grazie all’esperienza civica del Sindaco Giuseppe Pisapia, il Comune di Pellezzano. Da quel dato politico la locale sezione ha subito un momento di stallo dovuta soprattutto al fatto che molti di noi ricoprivamo incarichi organizzativi al proprio interno ed oggi sediamo all’interno dell’Amministrazione Comunale. Lo stato di salute del Partito Democratico a Pellezzano e buono ma va coltivato l’elettorato soprattutto cercando di essere più presenti tra la gente per ricevere proposte e sollecitazione su i tanti temi che attanagliano i territori. Oggi soprattutto per i giovani non è facile impegnarsi in politica, a maggior ragione sotto un simbolo partitico, ma non dobbiamo rinunciarci assolutamente la sfida deve essere soprattutto questa quella di riuscire a rimotivare gli elettori per farli tornare alle urne.”

 

Quali le prospettive?
Oggi con la celebrazione del congresso stiamo cercando di mettere in campo una nuova classe dirigente che possa svolgere iniziativa politica sul territorio toccando i vari temi di sviluppo di Pellezzano e della Valle dell’Irno, ragionando sempre di più in un’ottica di area vasta soprattutto per la vicinanza al Comune capoluogo di Provincia. La prospettiva deve essere necessariamente l’impegno dei giovani a qualsiasi livello, sono gli unici a godere di un minimo di fiducia da parte delle gente ne e dimostrazione le ultime competizioni elettorali per le amministrative che hanno visto vincitori numerosi giovani a capo di amministrazioni importanti.
Alla luce dei dati elettorali, come giudica i risultati?
Il dato politico rilevante è che ormai a livello nazionale l’unica vera e concreta alternativa di governo che si vede al Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, è un dato di fatto ed è innegabile. Il centro destra venendo meno l’unico vero leader, Berlusconi e frammentato ed in alcuni casi scomparso. Oggi il Movimento 5 Stelle non raccoglie più solo un voto di protesta ma anche un voto di fiducia per amministrare. Non bisogna personalizzare la politica su i personaggi che la rappresentano ma essere consapevoli che in democrazia come è giusto che sia ci sia alternanza, confronto e dialogo tra le parti per dare risposte, il resto sono solo beghe e scontri interni ai partiti per conquistare spazi di potere.
Il dato di Salerno?
L’analisi sul voto di Salerno è molto semplice, un riconoscimento importante alle amministrazioni uscenti che hanno portato il Presidente De Luca a conquistare la Regione Campania favorendo una filiera istituzionale che semplifica i procedimenti amministrativi tra enti locali e Regione Campania. Per quanto riguarda il dato “bulgaro” a favore del Sindaco Vincenzo Napoli credo sia soprattutto il frutto della non presenza a Salerno Città come nel resto della Provincia di un opposizione seria e costruttiva che possa porsi come alternativa al Governo della Città. Molti fanno ricostruzioni fantasiose del risultato perdendo di vista che in campo c’erano alternative frammentate volti noti che non sono riusciti a costruire un progetto unitario serio e concreto di alternativa e poi secondo me ha influito anche l’assenza del Movimento 5 Stelle. Il partito a Salerno come nel resto della Provincia deve coinvolgere molto di più, valorizzando le proprie risorse cercando di dare risposte e spazi a chi se li conquista sul campo perché, solo attraverso il consenso della gente si può dire che si rappresenta qualcuno o qualcosa.