PELLEZZANO, LA FONTANA IMBRATTATA E LE BUGIE DI PISAPIA. ECCO I DOCUMENTI E LA DENUNCIA DI GIOVANNI D’AGOSTINO

“Sono 3 giorni che prendo e poso delle carte che mi sono state notificate dal Comune qualche giorno fa e mentre compio questa azione parlo da solo e mi salta alla mente una vecchia canzone del pupazzo di legno di Collodi che terminava così:….”è solo una bugia”. Ricordate il mio post del 5 settembre in cui esprimevo il mio parere circa il tormentone estivo delle fontane e fontanelle? Per chi non lo ricorda e o non lesse, nella parte finale, raccontavo che il mio silenzio sulla vicenda era stato rotto dalla lettura diuna serie di articoli di giornale in cui il Sindaco Di Pellezzano annunciava di avere autorizzato il Consigliere Giordano e i cittadini della frazione capoluogo alla sistemazione di alcuni fontanili in occasione delle festività in onore di S.Anna.” E’ quanto denuncia il Consigliere Comunale Giovanni D’Agostino.

 

“Tale circostanza, dopo un colloquio personale mi impose di richiedere copia di questo documento, in quanto dopo 16 da Consigliere Comunale ignoravo come una tale azione potesse essere autorizzata con un Atto Sindacale. Ebbene! Qui c’è da parlare da soli e, pertanto, mi limiterò ai meno avvezzi alla visione di documenti amministrativi a sottolinearne le “particolarità”: 1)S.Anna è il 26 luglio; 2)il 14 luglio il consigliere Giordano chiede al Sindaco a nome di cittadini della frazione capoluogo, stante lo stato di degrado di alcuni fontanili (di cui alcuni di valenza storica altri un po’ meno), disposti ad offrire gratuitamente la propria opera l’autorizzazione alla esecuzioni di lavori di pittura zone e pulizia; 3)il documento di richiesta giunge, però, al protocollo generale del Comune dove viene “immediatamente”, come dichiarato dal Comandante della Polizia Municipale, registrato in data 25 agosto 2015 al numero 9798; 4)lo stesso documento, presumiamo quindi in data 25 agosto, ha visto in calce il parere favorevole del Sindaco; 5)che solo in data 2 ottobre 2015 il Comune, con relazione a firma dell’Arch. Braione, ha fatto attestare che il patrimonio pubblico oggetto degli interventi non era stato deturpato. Atteso tutto questo lascio a chi legge le dovute deduzioni senza condizionarne il giudizio. Il mio è ben noto.”