PSI-PD, GUERRA DI NERVI: DAL CASO VOLPE ALL’ADESIONE DI GUZZO E DI CERBO

Pare di essere tornati indietro negli anni, quando il Partito Socialista e l’allora PCI si davano battaglia sul piano ideologico e numerico per la supremazia all’interno della area politica della sinistra. Sia ben chiaro da subito, gli attori attuali sono diversi da quelli degli anni ’80 e, forse, di ideologico c’è poco o nulla, ma la tensione tra i due partiti è chiara ed evidente. Il primo “sgarro” è stato fatto dal Partito Socialista Italiano al Partito Democratico con la candidatura, e la successiva elezione, di Andrea Volpe al Consiglio Regionale: una scelta fatta nell’arco di pochi giorni, mai digerita dai vertici provinciali del Partito Democratico che hanno restituito il favore, con gli interessi.

Al Partito Democratico, infatti, hanno aderito il consigliere provinciale PSI Gianni Guzzo, che pure era stato candidato alle Regionali, ma anche il primo dei non eletti al consiglio regionale Antonello Di Cerbo che, quasi sicuramente, scenderà in campo per le prossime elezioni comunali di Salerno.

Una mossa che crea anche un ulteriore imbarazzo in casa PSI: immaginate, ad esempio, se tra qualche tempo, Andrea Volpe dovesse essere chiamato a ricoprire un ruolo in Giunta o altro incarico incompatibile con quello di consigliere regionale: chi entrerebbe in Consiglio ? Un rappresentante del Partito Democratico.

Ed intanto si vocifera di altre adesioni dal PSI al Partito Democratico: questa volta la zona interessata sarà l’Agro.