REGIONE CAMPANIA. GAMBINO TORNA IN CONSIGLIO A SETTEMBRE. LO SCRIVE IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Rompe il silenzio. Dopo lunghi mesi trascorsi lontani dalle telecamere, microfoni, apparizioni pubbliche, sulla scena politica ritorna Alberico Gambino. E l’ex sindaco di Pagani, attuale consigliere regionale di centrodestra sospeso – che secondo le indicazioni del ministero dovrebbe rientrare a palazzo Santa Lucia a settembre prossimo – sceglie un momento particolare, ben preciso. Forse non lasciato al caso: scendere in campo a supporto del candidato sindaco paganese Massimo D’Onofrio al ballottaggio con l’ex vice sindaco Salvatore Bottone. Con il quale, è noto, non vi è stato mai feeling. Ma, in una lunga intervista rilasciata al Corrieredelmezzogiorno.it, l’ex enfant prodige della politica non si sottrae alla politica e con toni pacati ma decisi parla di Forza Italia, dei suoi rapporti con l’onorevole Edmondo Cirielli, delle delusioni, del suo impegno per la città. E del probabile ritorno in Regione. «Ho scelto questo momento – dice – per stare al fianco di chi come Massimo (D’Onofrio, ndr) – cerca di portare avanti quelle idee e progetti iniziati nel 2002 e interrotti bruscamente nel 2009. Vorrei che Pagani ritornasse la città frizzate che era una volta».


Sembra che la comunità di Pagani non abbia spezzato il legame con l’ex sindaco.
«Sono commosso per l’affetto che la mia gente ha dimostrato. E che non è mai venuto meno. Ho lasciato una traccia nella mia attività da sindaco: auditorium, sala cinematografica, palazzetto dello sport che rappresentava il tempio della incapacità lavorativa».
Come sempre accade in politica qualcuno le ha girato le spalle, altri le sono stati vicini.
«Dire grazie è semplice e nel contempo complicato. Ho vissuto momenti complicati, a tratti drammatici. Me ne stavo lontano dai giornali per scelta però mi riferivano che qualcuno, un uomo in primis poi un politico, mi ha sostenuto. Sempre. Mi riferisco all’onorevole Cirielli al quale sono affezionato, legato». 
Pensa a un ritorno subito?
«Per adesso la priorità è la mia città. Poi la politica resta affascinante».
Però i rapporti con i partiti non sempre sono stati idilliaci.
«Sono di Forza Italia dal 1994. In queste settimane in città hanno cercato di costruire senza neanche interpellarmi». 
Quindi potrebbe transitare in Fratelli d’Italia?
«Non parlerei di partiti, ma di uomini. Parlerei di Cirielli».
E in attesa di rientrare in Regione ma il centro destra resta spaccato.
«Bisogna avere un progetto unico nel quale far rispecchiare tutti».

 

tratto da corrieredelmezzogiorno.it   di Rosa Coppola 

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