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RENZI E LA SCISSIONE NEL PD. L’IRONIA DI SIMONE VALIANTE: “FA PACE CO CERVIELL”

alt“Hai fatto il referendum e volevi lasciare la politica, ma molti di noi ti dicemmo che era una reazione sbagliata così come sbagliata era stata la personalizzazione della battaglia referendaria. Stavi scherzando, ovviamente. Hai fatto, dopo, un nuovo congresso e tanti noi abbiamo continuato a tenere unito il partito, stando dentro la vicenda congressuale e non abbandonandolo come altri amici, non fidandosi di te, decisero di fare.” E’ quanto scrive l’ex deputato del PD Simone Valiante. 

 

Dopo il congresso ci fu un interessante assemblea programmatica a Napoli in un clima già difficile e di smobilitazione, ma ancora unitario. Mi risulta che chiedesti a qualcuno in quella occasione di non utilizzare il dibattito interno per infierire sulla vicenda banche appena esplosa. E noi, anche per correttezza nei confronti di Maria Elena, che non lo meritava, mantenemmo una posizione di grande rispetto ed equilibrio, per difendere una casa comune già in enorme affanno. Dopo tre mesi ricambiasti anche questa correttezza con la epurazione delle liste, dopo aver raccontato anche ad alcuni di noi di “stare sereni”. Sono arrivate le elezioni ed hai subito la peggiore sconfitta della storia repubblicana. Non ti sei mai chiesto il perché, se non accusando un po’ tutti ed assolvendo te stesso.
La nuova legislatura è nata con il governo giallo-verde perché tu hai riempito di insulti tutti quelli che volevano aprire un dialogo con i cinque stelle. E’ caduto il governo e ti sei rimangiato tutto, cambiando linea a 360 gradi. E va bene. Il povero Zingaretti, a differenza di quello che hai fatto tu con le liste elettorali, ha condotto una trattativa politica, garantendo a te ed alle tue componenti interne ben tre ministri e cinque sottosegretari. Dopodiché non hai scelto nessuno toscano tu,ed i tuoi amici il giorno dopo hanno attaccato Zingaretti perché a loro dire i toscani che tu non hai scelto, sarebbero stati esclusi per presunta ritorsione nei tuoi confronti. Hai incassato le poltrone ed il giorno stesso nel quale anche i tuoi sottosegretari giuravano al Quirinale, hai annunciato una scissione. E domani che sarà. Eri una speranza per tanti di noi e per tanti italiani. Io capisco quelli che non hanno un voto e devono trovare uno spazio per provare a garantirsi la rielezione la prossima volta, però tu Matte’, con tutto il cuore, come hanno fatto molti di noi occupandoci ora di altro, perché per fortuna c’è una vita fuori dal Palazzo, con tutto il cuore FA PACE CO CERVIELLO!