alt

SCIOPERO SALERNO. ADESIONE OLTRE L’80%. BUONO (CISL): “NON SI PUO’ MORIRE DI DE LUCA”

Oltre l’80% dei dipendenti comunali di Salerno ha aderito allo sciopero proclamato da CGIL, CISL e UIL per la giornata di oggi. Una dura presa di posizione da parte dei dipendenti nei confronti dell’amministrazione DE LUCA. E dalle colonne de IL MATTINO il Segretario Provinciale della CISL di Salerno MATTEO BUONO rincara la dose in una intervista nella quale non mancano gli attacchi al sindaco Vice Ministro…

 

 

 

«Il sindacato non è il comitato delle Chiancarelle ma è composto da uomini, famiglie, energie, professionalità». Matteo Buono, segretario generale della Cisl di Salerno, interviene sullo sciopero dei dipendenti comunali e non risparmia stoccate all’amministrazione, restia a ogni forma di confronto con i sindacati.

Oggi sciopero dei comunali per chiedere cosa?

«Alla base non ci sono solo ragioni di natura economica, ma si vuole riaffermare il principio che le relazioni sindacali sono un fattore di crescita e non una perdita di tempo, come il sindaco sostiene. De Luca, credendo di essere uno e trino, gestisce le questioni in solitudine».

 

Le vostre preoccupazioni?

«In questo contesto non c’è solo il salario dei dipendenti, ma il fatto che sin dall’inizio si è cercato lo scontro, come sull’istituto contrattuale del disagio. Si vuole togliere unmilione di euro dal fondo, che è solo una dalle cose contestate durante l’ispezione ministeriale, dando un’accelerata solo sul taglio ai dipendenti».

Decisione inevitabile?

«A Salerno tutti quelli che contrastano il sindaco sono visti come nemici. I dipendenti comunali non si sono allineati e così si è posto l’accento sulle indennità di disagio, ritenendole improprie. Il sindaco dimentica che sono frutto di un contratto decentrato, nato sulla scorta di legittime posizioni di entrambe le parti e che egli stesso ha approvato. Come lui ha detto con Bersani che non si può morire di fedeltà, a Salerno c’è una parte che dice che non si può morire di De Luca».

Quanto perde Salerno con la sua nomina a viceministro?

«Ben venga un’accelerata sulla questione decadenza. È ora che si faccia chiarezza su chi dovrà essere l’interlocutore vero infuturo. Sulle questioni importanti, finora, è intervenuto sempre e solo il sindaco. De Luca ha dato tanto al Comune, ma oggi c’è un vuoto».

Che ruolo potrà avere in una nuova strategia di sviluppo?

«Siamo tra quelli che abbiamo applaudito alla sua nomina, ma questo territorio sta sprofondando e non lo può salvare una sola persona, né possiamo ridurre l’economia provinciale al solo Comune di Salerno. Uniti si può fare tanto e da questo punto di vista deve anche cambiare la sensibilità del Prefetto, che non può ridursi a mero ruolo passivo, ma essere più propulsivo. Ci sono tante vertenze sul territorio e l’ente non può limitarsi ai formalismi».

Egli altri?

«La deputazione salernitana, escluso qualche caso, è assente. I grandi problemi che oggi sono sul tavolo sembra non interessino a nessuno. Si deve badare al sodo, credo che non tutti i soggetti istituzionali abbiano capito la situazione. Saremo molto vigili: stiamo preparando un dossier sulle opere appaltate e che non partono».

Lascia un commento