TOFALO (M5S) DENUNCIA LA PARENTOPOLI DEL GAL CILENTO: “I VERTICI SONO TUTTI PARENTI”

Dopo la denuncia del Movimento 5 Stelle sulla gestione dei fondi europei nell’area dell’alto Cilento qualcosa ha iniziato a muoversi.
Il GAL Cilento Regenerazio Srl ha iniziato a comunicare a mezzo stampa i primi dati su chi ha usufruito ad oggi di tali finanziamenti europei.  

Ricordo che il timone della gestione rimane saldamente controllato da amministratori locali e dalla Fondazione Giambattista Vico di Vincenzo Pepe, ente comunque finanziato con soldi pubblici che gode di attenzioni politiche trasversali
In particolare si evidenzia l’iniziativa di finanziamento di 200 mila euro voluta nel 2007 dal consigliere regionale Nicola Ferraro, condannato successivamente per concorso esterno in associazione camorristica al clan de Casalesi.  

Le posizioni di direzione e coordinamento del GAL vengono coperte da una cerchia molto ristretta di persone e osservando l’organigramma è facile capirne la geografia politica.
Dal presidente sindaco di Magliano Vetere al vicepresidente consigliere comunale PD e candidato alle scorse provinciali, dal coordinatore vice sindaco di Torchiara alla responsabile della comunicazione figlia del vicesindaco di Laureana C.to, per arrivare alla responsabile Bandi moglie di un assessore di Stio.  

In sostanza mentre per la politica locale il GAL appare come l’ennesimo carrozzone da spolpare con assunzioni e consulenze clientelari,  la Fondazione Giambattista Vico è invece un utile strumento di ricezione di ulteriori finanziamenti. In alcuni bandi infatti la fondazione risulta unico soggetto partecipante e assegnatario di fondi anche di diverse centinaia di migliaia di euro per progetti la cui utilità reale per il territorio è tutta da capire.  

Troppe cose non tornano, analizzando a fondo le informazioni, quando pubblicate, si ha spesso l’impressione che il reale sviluppo del territorio e delle aree più disagiate passi in secondo piano rispetto a spartizioni maldestre dei ruoli di potere. 

E’ evidente per chi vive in quelle zone la totale mancanza di coinvolgimento, animazione sociale e trasparenza attraverso una comunicazione rapida ed efficace. Bandi e graduatorie compaiono e scompaiono dal sito istituzionale, il PSL manca di una dettagliata articolazione delle voci di spesa, alcuni fondi sono stati banditi e poi inspiegabilmente revocati.  

E’ per questo che ho depositato un’interrogazione parlamentare sull’operato del GAL Cilento Regeneratio e della partecipazione in esso della Fondazione Giambattista Vico. 

Gli attivisti del Cilento vogliono accendere un faro sulla gestione dei fondi europei, alzare l’asticella dell’attenzione del governo su chi dovrebbe offrire meramente strumenti di sviluppo su un territorio con grandissime potenzialità e troppo spesso invece sembra essere capofila di progetti “amici” e interessi ristretti.