VALLO DELLA LUCANIA. L’INCHIESTA DELLA PROCURA SULLE PRESTAZIONI PAGATE ALLA CLINICA COBELLIS: 8 LE RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO

Imprenditori del settore della sanità privata ed amministratori e dirigenti della ex Asl Salerno 3 che, in concorso tra loro, avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale all’amministratore unico della casa di Cura COBELLIS di Vallo della Lucania. E’ questa, in sintesi, l’accusa contenuta nella richiesta di rinvio a giudizio che il Procuratore della Repubblica GIANCARLO GRIPPO ha formulato al GIP del Tribunale di Vallo della Lucania. Ma chi sono le persone coinvolte nell’indagine ?

 

Si tratta di MASSIMO COBELLIS, fratello del Consigliere Regionale dell’UDC Luigi, attualmente candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio Campania 2.

Poi MARIO SARACINO (già Direttore Generale dell’ASL Salerno 3), GIUSEPPE DI FLURI ( già Direttore Sanitario dell’Asl Salerno 3), ROSARIO NICOLETTI , FRANCESCO TANZOLA, SAVERIO TALAMO, RAFFAELE PRIORE e SALVATORE FIORILLO.

Secondo le risultanze dell’indagine, avviata nel gennaio del 2006, a favore della CLINICA COBELLIS sarebbero state, nel corso degli anni, liquidate somme da parte dell’ASL Salerno 3 per interventi pagati quasi 10 volte quanto previsto dalla convenzione: al centro delle attenzioni il trattamento dei calcoli renali (litotrissia). Pur essendo effettuata senza alcun intervento chirurgico, e cioè attraverso l’utilizzo di onde magnetiche, il trattamento veniva, invece, considerato e pagato come una vera e propria operazione.

La differenza ? Molto semplice: la Regione Campania per il trattamento extracorporeo aveva stabilito una tariffa di 166,91 euro. Per quella invasiva, invece, la quota arrivava a 1.264,66 euro.

In base alla ipotesi accusatoria vi sarebbe stata una compartecipazione dei dirigenti dell’ASL Salerno 3 per la liquidazione delle somme a favore della Clinica COBELLIS, attraverso una serie di omessi controlli, fino ad evitare di inserire nel sistema di controllo informatico le fatture che, altrimenti, sarebbero state bloccate dal metodo di abbattimento automatico della tariffa.

Adesso la parola passa ai difensori ed al GIP: l’udienza preliminare è stata fissata per il 3 Aprile 2013.

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