VERSO IL PROPORZIONALE. LISTE CORTE, NIENTE PREFERENZE E SOGLIA AL 5%

Il Disegno di Legge per la modifica della Legge Elettorale c’è già e si trova, da tempo, incardinato in Commissione Affari Costituzionali, con Crippa del Movimento 5 Stelle primo firmatario: una legge che prevede l’attribuzione dei seggi (400 alla Camera e 200 al Senato) sulla base di un conteggio proporzionale dei voti ottenuti dai partiti. Liste corte e bloccate, con un massimo di quattro candidati per ogni collegio, con l’alternanza di sessi e senza alcun tipo di preferenza da esprimere per gli elettori. Non tutti i partiti, pero’, qualora dovesse entrare in vigore il nuovo sistema elettorale, andrebbero a seggio ma solo quelli che, su base nazionale, riuscissero a superare la fatidica soglia del 5% dei voti validi.

Una legge proporzionale che riporta ai primi anni’ ’90 quando, pero’, le liste dei candidati erano molto piu’ lunghe e, soprattutto, quando gli elettori avevano anche la possibilità di esprimere una o piu’ preferenze.

Un “porcellinum”, una riedizione in miniatura, a causa anche del taglio dei parlamentare, della Legge tanto contestata da tutti i partiti oggi presenti in Parlamento.

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