VINCENZO DE LUCA RESPINGE LE ACCUSE DI FAMILISMO: “BASTA PORCATE CONTRO I MIEI FIGLI”

“I miei figli sono andati a lavorare all’estero, si sono laureati, hanno la loro vita professionale e si sono guadagnati la vita. Contro di loro sono state delle vere porcate, per attaccare me. Se ho un rimorso è per il male che ho fatto ai miei figli, perché per attaccare me hanno fatto porcate nei confronti di due ragazzi che vogliono vivere la loro vita”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a “La Repubblica delle idee” in corso a Napoli. Intervistato da Francesco Merlo, De Luca è andato su tutte le furie quando gli è stata citata l’accusa di “familismo” per la carriera politica dei suoi due figli, Piero, oggi deputato del Pd, e Roberto, già assessore comunale a SALERNO. “Basta con questa storia barbara del familismo – ha aggiunto De Luca – si offende la dignità della persona. Mio figlio deve chiedere il permesso a qualcuno per fare un’esperienza politica? Vergognatevi, è un paese di barbari. Mattarella aveva un padre ministro e un fratello presidente di Regione, è familista? Perché nessuno lo dice? Perché siamo un paese di ipocriti. I miei figli si sono guadagnati la vita. Io mi sono mutilato la vita per fare quello che ho fatto. Nessuno si permetta di aprire bocca. Siamo arrivati al punto che un povero cristo non può esercitare i suoi diritti costituzionali perché viene aggredito in una maniera barbara. Al mio secondo figlio hanno assoldato dei camorristi per registrare dei video falsi. Cose inimmaginabili”, ha concluso.