ANTONIO TAJANI: “IL CONGRESSO NAZIONALE DI FORZA ITALIA SARA’ CELEBRATO ALL’INSEGNA DELL’UNITA'”

Nella prossima due giorni romana del 23 e 24 febbraio il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, celebrerà sia il tesseramento del partito a quota 110mila iscritti. “Sarà un congresso all’insegna dell’unità – spiega a “Libero Quotidiano” il ministro -, nel nome e sull’insegnamento di Berlusconi. Non essendoci più la ricerca di un delfino, ci siamo resi conto di essere, tutti noi, l’erede di Silvio, la cui figura resta incommensurabile. Berlusconi era talmente visionario che ha lavorato in un progetto per il futuro di Forza Italia, oltre le divisioni interne che, all’improvviso si sono sciolte come neve al sole, invece di sciogliersi il partito”. Qualcuno dice che il congresso sarà un modo per contarsi: “Il congresso sarà tutto tranne che un modo per contarsi. Verranno da tutta Europa: Weber, la Metsola, Lopez, il gotha del Ppe di cui noi siamo la costola in Italia. Il Ppe sarà sempre il primo partito d’Europa”. Ma la domanda fondamentale, nel caso vincesse il centrodestra, è: come fare con le alleanze post-elezioni: “Io sono il figlio di un’alleanza tra popolari, liberali e conservatori: sono stato eletto Presidente del Parlamento Europeo con quei voti contro la sinistra”. “Con Lega – aggiunge – noi stiamo sempre e comunque, ma con Adf e Le Pen decisamente no. E’ vero che Marine Le Pen si è dichiarata atlantista, ma non basta una semplice dichiarazione. Servono i fatti. E serve un percorso sentito e articolato. Il nostro riferimento in Francia sono Les Républicains”.