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ASL DI SALERNO. TOCCA A SQUILLANTE, MA PER L’OSPEDALE DI AGROPOLI CHI HA FATTO QUALCOSA?

Nella mattinata di martedì 10 settembre sarà reso noto il nuovo Piano Territoriale per l’Emergenza, atto già deliberato dal manager dell’ASL di Salerno ANTONIO SQUILLANTE, destinato a modificare la struttura della sanità in tutto il territorio del salernitano. Conti alla mano, il Direttore Generale ha messo mano ad una materia molto delicata, nella quale c’è da conciliare l’esigenza di bilancio (imposta per legge dalla Regione Campania) con le necessità di salute dei territori. Resta, comunque, da chiarire la vicenda dell’Ospedale di Agropoli e della sua trasformazione.

 

Previsto dal Decreto 49 della Regione Campania, il provvedimento per l’Ospedale di Agropoli, come tanti altri, era ed è, per i dirigenti dell’ASL di Salerno, un atto imposto. Insomma, per intenderci, per scongiurare la chiusura di numerosi reparti del nosocomio del Cilento, SQUILLANTE avrebbe dovuto avere a disposizione una legge diversa. 

E chi la può modificare ? Semplice: i consiglieri regionali o, eventualmente, il Ministero della Salute con un proprio atto. 

Lo hanno fatto ? Al momento non si ha notizia di iniziative che abbiano dato il via ad un procedimento concreto. Riunioni, appelli, comunicata stampa. Poi null’altro. Il tempo, oramai, è scaduto. 

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