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COMUNE DI SALERNO. SCOPPIA IL CASO DELL’UFFICIO SPORT E TEMPO LIBERO

La scrivente Segreteria Aziendale, comunica che già da tempo aveva segnalato alla Amministrazione Comunale l’inopportuno trasferimento eseguito nel luglio 2014 dell’Ufficio Sport e Tempo Libero dal Settore Affari Generali al Settore Impianti e Manutenzioni in quanto risultava non funzionale né ad una migliore organizzazione del lavoro né al raggiungimento degli obiettivi dell’ente. Diversamente si assiste ad una sistematica DEMOLIZIONE dell’Ufficio sia in termini di una funzionale organizzazione del lavoro, sia in termini di una allocazione strategica nelle competenze professionali espresse da un Settore, sia in termini di risorse umane e finanziarie assegnate.

 

La collaudata organizzazione dell’ente che dal 1993 collocava in posizione complementare i due UFFICI SPORT E TEMPO LIBERO E TURISMO E SPETTACOLO, è stata stravolta per il mero capriccio di qualche Dirigente. Non riusciamo a capire perché sull’argomento non si registri alcuna attenzione, nonostante le reiterate osservazioni espresse a più voci sia dallo scrivente Sindacato, sia dalla Commissione Consiliare dello Sport, sia dall’attuale Dirigente incaricato ing. Basile. Non solo, quanto piuttosto, addirittura, si pongono palesi ostacoli visto che qualcuno è intervenuto prontamente per far annullare una commissione già convocata sull’argomento per il giorno 16 febbraio. (vedi convocazioni)

L’organizzazione degli Uffici e la gestione delle risorse umane rappresenta uno degli aspetti fondamentali della vita dell’ente per la realizzazione degli obiettivi che l’amministrazione comunale si è data e rientra nelle specifiche responsabilità dei dirigenti garantire la migliore organizzazione per rendere più efficace ed efficiente l’azione amministrativa, ma qualche Dirigente se ne frega e forse pone problemi di carattere personale a fronte di una funzionalità della macchina comunale. Allo stesso modo l’Amministrazione nel riorganizzare le competenze dirigenziali per macro aree dovrebbe assicurarsi la massima collaborazione ed il continuo interscambio di informazioni ed esperienze tra i responsabili degli ambiti di attività interessati. L’articolazione dell’organizzazione dell’Ente non costituisce fonte di rigidità organizzativa, ma razionale ed efficace strumento di gestione. Deve, pertanto, essere assicurato il confronto con coloro che rappresentano lo strumento operativo da utilizzarsi, piuttosto che “calare dall’alto” decisioni incongruenti e inopportune.

Inoltre, ancora oggi si insiste sul TRASFERIMENTO della sede dell’UFFICIO presso il Settore II.MM. sito in via Urbano II° ex seminario Regionale ovvero altra sede, determinando un problema logistico per l’utenza, e per l’organizzazione del lavoro oggi utilmente collocato in Via dei Canali nella stessa sede del turismo/spettacolo, condividendo con lo stesso, tra l’altro, la stessa utenza.

Esempio: per la realizzazione di una manifestazione sportiva (al pari di una manifestazione spettacolare culturale o turistica) ricorre la necessità di avere sia un contributo, che l’occupazione del suolo, che un ordinanza di chiusura al traffico, sia una licenza di spettacolo o un patrocinio ovvero di coordinare l’occupazione di strade e piazze o l’utilizzo di strumenti dell’Ente (palchi, transenne, ecc.) o una sala per conferenze stampa piuttosto che una fornitura straordinaria di beni e/o servizi, e quindi risulta d’obbligo che gli Uffici debbano lavorare in sintonia anche in funzione di coerenti e varie risorse finanziarie allocate in diversi capitoli che sono unicamente nella gestione del Settore AA.GG.

In CONCLUSIONE ci auspichiamo che l’Amministrazione si è renda conto dell’anomalia che sta perpetuando ed avvii la revoca degli atti predisposti per il trasferimento dell’Ufficio Sport e Tempo Libero presso il Settore II.MM. e che avvii una riqualificazione dell’Ufficio vista la rilevanza che riveste. Ovvero che esterni le ragioni – connesse alle pregresse modalità di svolgimento del lavoro anche in relazione agli obiettivi programmati e raggiunti – per le quali ritenga di non consentire più la prosecuzione della precedente strutturazione organizzativa, consentendo tra l’altro, che ai dirigenti sia assicurata la possibilità di far valere il diritto di contraddittorio, prospettando le caratteristiche delle proprie prestazioni e delle competenze organizzative esercitate.

 

Il Segretario Aziendale

F.to Raffaele Vitale