COORDINAMENTO REGIONALE FORZA ITALIA. ED ORA SALERNO CHIEDE SPAZIO

Berlusconi nomina Domenico De Siano alla guida di Forza Italia in Campania, da Salerno parte la corsa per entrare a far parte del comitato di presidenza che affincherà il nuovo leader regionale del partito e sarà costituito da tre membri espressione di diverse aree territoriali. Alla fine, dunque, ha vinto il candidato sostenuto dall’ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, dal governatore Stefano Caldoro e dalla portavoce del gruppo di Fi alla Camera Mara Carfagna.

 

E ora, soprattutto quest’ultima, potrebbe puntare ad avere un suo uomo o donna di fiducia all’interno del nuovo organigramma regionale del partito. I nomi sui quali potrebbe puntare l’ex ministro alle pari opportunità sono il senatore Enzo Fasano, intimo amico di De Siano; la senatrice Eva Longo, che è compagna di banco a Palazzo Madama del nuovo leader campano di Fi ed è vicina sia a Nitto Palma che alla Carfagna, oppure, terza ipotesi, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. A quest’ultimo, infatti, la parlamentare salernitana potrebbe offrire, sempre con il via libera di De Siano, un posto di rilievo dentro il comitato di presidenza regionale, che potrebbe convincerlo a non seguire i cosentiniani, a cui è molto vicino, nel caso in cui dovessero decidere di lasciare il partito dopo la mancata nomina a coordinatore del senatore casertano Carlo Sarro. Per i nomi, forse, è ancora presto, ma intanto la Carfagna canta vittoria: “Sono certa che ora la Campania si confermerà, ancora una volta, la regione azzurra per eccellenza. De Siano è la persona giusta per attuare quel rinnovamento che tutti, oltre al presidente Silvio Berlusconi, riteniamo necessario, anche attraverso un maggiore coinvolgimento di nuove energie”. Poi si rivolge a Nitto Palma, che insieme ad Alfano l’ha nominata commissario provinciale a Salerno: “Un ringraziamento al commissario uscente del partito campano per il prezioso lavoro svolto in questi mesi. Ha agito con passione e lungimiranza, mantenendo – conclude la Carfagna – sempre salda la rotta”. Intanto in città continuano ad arrivare nuove adesioni alla proposta del coordinatore di Fi Roscia di aprire un “Laboratorio di idee” con i partiti del centrodestra per trovare l’unità attorno a un programma e un candidato sindaco, nel caso si tornasse alle urne in primavera anche nel capoluogo. Dopo il via libera di Peduto, Celano e Cammarota, arriva quello di Salvatore Gagliano: “Il nostro impegno, sotto la guida di Mara Carfagna, deve essere quello di motivare l’elettorato cittadino, mettendolo in condizioni, finalmente ,di apprezzare le nostre scelte”. Poi lancia una proposta: “L’ideale sarebbe che noi, consiglieri comunali in carica, già da ora, facessimo un passo indietro, aprendo ad una candidatura a sindaco, che possa andare anche al di fuori degli stessi partiti. Questo, di sicuro, rappresenterebbe una soluzione credibile”. Pronto a sedersi al tavolo anche Raffaele Adinolfi: “Qualche giorno fa avevo suggerito di adottare la logica del conclave: discussione fino alla definizione di punti programmatici condivisi. Ma – avverte – la proposta va allargata alle liste civiche e ai cittadini”. Invita a prendere come modello quello adottato a Cava il senatore Fasano: “Li abbiamo trovato l’unità mettendo da parte i personalismi, possiamo riuscirci anche qui. Sto lavorando anch’io per compattare la coalizione”. Divisa, invece, l’Udc. Se da un lato il coordinatore cittadino Miranda si dice “pronto a parlare con Roscia e gli altri partiti”, dall’altro il presidente Inverso prende le distanze: “Per il futuro immagino nuovi ampi scenari a partire da un modello amministrativo vincente qual è quello di De Luca”.

 

tratto da il mattino di Roberto Junior Ler 

 

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