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CRISI DEL SETTORE BALNEAZIONE. CISL: “DI CHI LE COLPE DELLA MANCATA DEPURAZIONE?”

“La Cisl di Salerno condivide in pieno l’appello che i rappresentanti del Consorzio salernitano che raccoglie gli operatori del settore della balneazione hanno rivolto alle amministrazioni locali per ottenere agevolazioni e sgravi sui tributi considerato il grave calo di presenze negli stabilmenti e la conseguente contrazione degli incassi”. E’ quanto dichiara MATTO BUONO, Segretario Provinciale della CISL di Salerno.

 

“Siamo pronti a sostenere con i nostri uffici le richieste degli imprenditori salernitani”, continua BUONO, “ben sapendo che la medesima situazione si sta registrando anche in altre località della costa della nostra provincia dove la pessima qualità delle acque, insieme al difficile momento economico, hanno messo in ginocchio un settore che, un tempo, consentiva a tanti lavoratori, seppure stagionali, di avere una vita dignitosa”.

“E’ opportuno ricordare”, prosegue il Segretario Provinciale della CISL di Salerno, “che nonostante gli sforzi della nostra organizzazione sindacale ad oggi non abbiamo ancora ricevuto una risposta chiara sulle modalità di gestione delle acque reflue di numerosi comuni della costa d’Amalfi. E, così, non ci lascia stupiti la decisione dell’amministrazione comunale di Cetara di emanare una apposita ordinanza di divieto di balneazione”.

“I nostri interventi, conclude BUONO, “hanno prodotto, come unico frutto, una lettera con la quale i Commissari del SIIS hanno ribadito di essere pronti a trattare, nell’impianto di Salerno, le acque reflue provenienti dai comuni costieri. Ma quali sono gli Enti che, anche per l’estate 2013, non hanno adottato quei provvedimenti necessari a completare il ciclo delle acque? A chi sono da imputare le responsabilità per una grave omissione che costituisce un danno enorme per l’immagine turistica di tutta la provincia e per le economie delle aziende che vivono grazie alla risorsa mare ? Il tempo delle attese è finito: c’è bisogno di fare chiarezza su di una vicenda che, da anni, si trascina avanti senza che vi sia una risposta definitiva”.

 

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