Si guardano intorno, anzi guardano all’orizzonte, al futuro politico che, da qui a qualche mese, interesserà un po’ tutti gli amministratori pubblici che hanno ambizioni, legittime o meno, per altri ruoli elettivi ed istituzionali.
Il futuro dei Palazzi, la Provincia di Salerno ed il Comune capoluogo, il futuro dei rispettivi capi delle amministrazioni, il sindaco Vincenzo De Luca ed il Presidente della Provincia Edmondo Cirielli.
Partiamo dalla situazione, forse, piu’ chiara: a settembre il parlamentare EDMONDO CIRIELLI si dimetterà dall’incarico di Presidente della Provincia, restando in carica a Roma, avendo, in questo modo, anche la possibilità concreta di una nuova candidatura per il Parlamento.
Di questo, da tempo, lo stesso Cirielli non fa segreto, avendo ampiamente annunciato il passaggio di consegne, previsto dallo statuto, in favore dell’attuale vice presidente dell’amministrazione provinciale ANTONIO IANNONE.
Il futuro vero e proprio della Provincia è legato, comunque, alla definizione della Legge che vorrebbe la soppressione degli Enti, di cui, però, il futuro non è ancora molto chiaro.
Andiamo, adesso, al comune di Salerno dove le dinamiche sono molto piu’ complicate: ricordiamo che DE LUCA è stato rieletto sindaco di Salerno poco piu’ di un anno fa, con il plebiscito di voti. Primo cittadino a vita ? Se da un lato gli elettori potrebbero anche accettare una ipotesi del genere, dall’altro le aspirazioni dell’amministratore e del politico potrebbero anche essere diverse.
La Regione Campania ? La scadenza naturale è quella del 2015 ed in tre anni può cambiare davvero di tutto. Un’esperienza al Parlamento ? Per De Luca non sarebbe la prima volta, un ritorno a Montecitorio, in un clima politico diverso, con spiragli diversi da una semplice presenza tra i banchi parlamentari.
Per questa seconda soluzione i tempi stringono: il voto anticipato incombe, come anche la eventualità di una elezione primaria nel PD con DE LUCA che, oramai, la sua scelta di campo pare averla fatta, schierandosi dalla parte del giovane rottamatore del Partito Democratico, il sindaco di Firenze MATTEO RENZI.
