EBOLI. L’OPPOSIZIONE CHIEDE UN CONSIGLIO COMUNALE SULLA ESCLUSIONE DALLA ZES

Cinque consiglieri comunali di Eboli, esponenti dell’opposizione hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale per discutere dell’esclusione del Comune dalla Zona Economica Speciale, stabilita dalla Regione Campania. 

I sottoscritti Consiglieri Comunali:I sottoscritti Consiglieri Comunali:Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia (Gruppo MDP – LEU), Damiano Cardiello (Gruppo FORZA ITALIA), Santo Venerando Fido (Gruppo EBOLI 3.0)
premesso che
con la Delibera n. 720 del 13 dicembre 2016, la Giunta Regionale della Regione Campania ha approvato la “Zona Economica Speciale – Proposta Progettuale di Individuazione delle Aree per l’adesione alla fase di sperimentazione promossa dal Governo”;la suddetta Delibera, testualmente, valuta che “le Zone Economiche Speciali rappresentano un modello di riferimento diffuso in tutto il mondo capace di attrarre investimenti per rivitalizzare territori in crisi di competitività o per accelerare lo sviluppo di spazi economici che hanno bisogno di forti trasformazioni”;alla Delibera in premessa, è allegato il Documento di Base “Proposta di individuazione di una Zona Economica Speciale in Regione Campania”;tra le altre indicazioni ivi contenute, a pag. 18 del suddetto Documento di Base, quindi ricompresa nelle Aree di sperimentazione della I^ Fase, risulta “l’area industriale e logistica di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli”;con il Decreto Legge 20 giugno 2017 n. 91, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato le “disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, il cosiddetto Decreto Mezzogiorno, indicante – tra le altre misure – le disposizioni per la istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) per favorire la crescita economica in alcune aree del Paese;il suddetto Decreto Legge, testualmente all’art. 4 comma 6, dispone che “ la Regione formula la proposta di istituzione della ZES, specificando le caratteristiche dell’area identificata”;la Regione Campania ha formulato la propria proposta di istituzione della ZES secondo quanto testualmente riportato nei criteri generali ordinatori di cui al Documento di Base già richiamato in premessa. Più precisamente “Nell’ambito della sperimentazione avviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la Regione Campania, in attuazione del Patto per lo Sviluppo della Campania, propone l’istituzione della Zona Economica Speciale nelle aree dei Porti e dei retroporti di Napoli e di Salerno, nonché nell’area di Bagnoli come di seguito specificato. A valle della sperimentazionesaranno misurati i risultati raggiunti, con l’obiettivo di determinare i correttivi eventualmente necessari per aggiornare la regolamentazione e passare ad una fase di regime della Zona Economica Speciale. 2. Il perimetro della Zona Economica Speciale comprende inizialmente le seguenti aree:il demanio portuale e le aree retroportuali di Napoli, con i territori a vocazione industriale di Napoli-Est;la direttrice che parte dal Porto di Napoli e comprende gli interporti di Marcianise e di Nola con le proprie estensioni di sviluppo nelle relative aree ASI di Caserta e Napoli;l’Area di Bagnoli e della ex Nato;il demanio portuale di Castellammare con le proprie estensioni di sviluppo nella relativa area industriale;il demanio portuale e le aree retroportuali di Salerno, con l’agglomerato industriale di Salerno e l’area industriale dell’agro nocerino-sarnese;la direttrice che va dal Porto di Salerno verso le aree industriali e logistiche di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli;l’area industriale e logistica della Valle Ufita.3. In una fase successiva di espansione, anche sulla base dei risultati della sperimentazione, saranno inclusi:l’area industriale di Contrada Olivola/Roseto (Benevento);l’area industriale di Aversa Nord, Arzano e Caivano;l’area industriale della Valle dell’Irno (Fisciano, Mercato San Severino);l’area industriale di Pianodardine.”;in data 26 febbraio 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, divenendo esecutivo, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2018 n. 12, relativo al Regolamento delle Zone Economiche Speciali, che disciplina l’attuazione delle ZES a livello nazionale, individua i criteri per l’identificazione e la delimitazione delle aree oltre al coordinamento generale degli obiettivi di sviluppo;risulta di assoluta evidenza, per quanto ai contenuti generali e specifici regolamentati dal Decreto di cui sopra, il vantaggio per le imprese già insediate o che si insedieranno nelle ZES, tenuto conto della introduzione certa di condizioni economiche favorevoli oltre ai benefici fiscali e alle semplificazioni amministrative;inoltre, per favorire l’ulteriore attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo di impresa nelle ZES, in conformità con le disposizioni del nuovo regolamento (UE) n.651/2014, valide per il periodo 2014 – 2020, saranno determinati, in raccordo con gli organi centrali, i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati e per la realizzazione di interventi ad essi complementari e funzionali;le ZES saranno certamente destinatarie di ulteriori finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali e reti di connessioni ferrovieri, portuali e areo portuali;rilevato chein data 28 marzo 2018 la Giunta Regionale ha approvato il Piano di Sviluppo Strategico della Zona Economica Speciale (ZES) della Regione Campania;l’Area Industriale/P.I.P. di Eboli, incredibilmente, non risulta più compresa a differenza di quanto in premessa;in  data 11 maggio 2018 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha ratificato il suddetto Piano di Sviluppo Strategico che esclude l’Area Industriale/P.I.P. di Eboli;considerato cherisultano evidenti le responsabilità dell’Amministrazione Comunale, assente e inadeguata nel seguire il complessivo iter di approvazione della ZES della Regione Campania;non è dato sapere quali sono le differenze tipologiche, amministrative e/o altro che, al contrario, hanno determinato l’inclusione dell’Area ASI di Battipaglia dal momento che risulta che l’Assessore Regionale alle Attività Produttive – il prof. Lepore – nel corso di un convegno tenuto a Eboli c/o una primaria azienda insediata sul nostro territorio si è detto sorpreso oltre che ignaro delle potenzialità della Zona Industriale/P.I.P. perché non ne era informato (!!!);l’esclusione della Zona Industriale/P.I.P. determina non solo un grave pregiudizio per gli operatori economici già presenti sul territorio ma, di fatto, limita ogni possibilità di riqualificazione e sviluppo dell’area in questione, pregiudicando inoltre ogni possibile incremento occupazionale;rispetto ai 5.486 ettari assegnati alla Regione Campania dal DPCM, la Giunta Regionale ne ha utilizzati solo 5.154, riservandosi una verifica sull’attuazione della ZES e sulla sua attuale delimitazione;CHIEDONOla convocazione urgente del Consiglio Comunale per ogni verifica sull’attività posta in essere da codesta Amministrazione sull’argomento in questione e, al contempo, per deliberare in ordine alle possibili iniziative amministrative e politiche ai fini della introduzione della Zona Industriale/P.I.P. di Eboli nell’ambito della residua quota assegnabile da parte della Regione Campania.Eboli, 17.05.2018 I Consiglieri ComunaliAntonio Conte (Gruppo MDP – LEU)Antonio Petrone (Gruppo MDP – LEU)Teresa Di Candia (Gruppo MDP – LEU)Damiano Cardiello (FORZA ITALIA)Santo Venerando Fido (EBOLI 3.0)