EUROPEE 2024. FRANCO MARI (AVS): “DALL’85% DEL 1979 A MENO DEL 50% DEL 2024, RISCHIO ESCLUSIONE FASCE DEBOLI”

“Alle prime elezioni europee del 1979 votò l’85% degli elettori, oggi c’è il rischio che si scenda sotto il 50%. Vuol dire che la minoranza decide per la maggioranza. E in quella maggioranza che non va a votare ci sono le fasce più deboli, povere e disagiate. Il Secolo d’Italia dice me ne frego. L’organo di Fratelli d’Italia scrive che tanto succede in tutte le democrazie occidentali. Ma proprio il fatto che accade ovunque significa che i bisogni del popolo sono spariti dall’agenda politica.”

E’ quanto dichiara il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Franco Mari. 


Alla destra non importa. Se gli interessasse non avrebbero cancellato il Reddito di Cittadinanza e non si opporrebbero al salario minimo. Noi invece pensiamo che la lotta alla povertà sia una priorità della politica. Quando si dice povertà si pensa a chi vive per strada e dorme sui cartoni, ma quella è solo la forma più aspra e visibile della povertà. Oggi milioni di persone sono povere nonostante lavorino perché non sono pagate abbastanza. Ed è davvero un problema se queste persone pensano che il loro voto non serve a cambiare la loro condizione. Anche per questo stiamo aprendo circoli ovunque possiamo. Perché la politica non può essere solo un fatto televisivo o sui social se davvero vuole parlare a chi ha perso la fiducia. Perciò abbiamo scelto per le Europee delle candidature autorevoli e simboliche che evidenziano la lotta ai soprusi, alla povertà e alle disuguaglianze. Siamo certi che le urne ci premieranno, soprattutto se chi ha perso la fiducia sceglierà stavolta di fidarsi di noi. Perché come sempre, ma questa volta di più, facciamo sul serio