EUROPEE 2024. FRANCO MARI (AVS): “NOI SOPRA IL 4%, NESSUNA FRETTA PER ALLEANZE”

Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, non è preoccupato dalle prossime elezioni Europee e non sembra, affatto, interessato ad alleanze federative dell’ultimo minuto, per superare la soglia del 4%.

Alleanza Verdi Sinistra guarda alle prossime elezioni europee con grande attenzione. C’è, però, la fatidica soglia del 4% da superare. È uno stimolo a cercare nuove alleanze?
“Siamo stabilmente sopra la soglia di sbarramento in tutti i sondaggi già ora, a 6 mesi dalle elezioni, non abbiamo questa preoccupazione. A questo bisogna aggiungere il contributo delle reti civiche, che fanno ormai stabilmente parte della nostra proposta politica, e il rapporto sempre più stretto con il movimento per la pace, che guarda con interesse all’unica forza che si è schierata fin da subito per il disarmo, per una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina, e, oggi, per la fine del genocidio in atto a Gaza.”

In Parlamento, in piu’ di un’occasione, si è parlato di opposizioni che viaggiano a diversa velocità. Oggi con le vostre scelte siete piu’ vicini al Movimento 5 Stelle che al Partito Democratico?

“Siamo vicini a chi vive del proprio lavoro e costruiamo proposte unitarie con chi è disposto a fare esclusivamente i loro interessi. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere un ruolo di collante nella costruzione di una alternativa alle destre, come si è visto chiaramente nella vicenda del salario minimo. Ora bisogna fare un ulteriore passo in avanti. La competizione per le elezioni europee non aiuta, ma le forze progressiste hanno il dovere di trovare un terreno comune di opposizione a un governo che sta fallendo in ogni campo. D’altra parte lo dicono tutti i sondaggi: la luna di miele è già finita e la maggioranza degli italiani intenzionati a votare non sceglierebbe la destra.”

3) Torniamo in Regione Campania dove, oramai, il tema dominante sembra essere quello del terzo mandato per De Luca. Alleanza Verdi Sinistra sarà compatta a dire no?

“Più che compatta, ma il punto non è il terzo mandato. Quello è l’epifenomeno e, sinceramente, credo sia più un problema del PD che nostro. A noi interessa costruire un progetto per la Regione in totale discontinuità con ciò che abbiamo visto in questi anni e, ovviamente, incompatibile con il sistema di potere che governa la Campania. Anche qui sentiamo di essere in grande sintonia con le persone che misurano sulla propria pelle la capacità del governo regionale di affrontare i problemi dei cittadini campani. Se proviamo a chiedere a loro cosa ne pensano della condizione della sanità, del trasporto pubblico, del consumo di suolo o delle politiche industriali, altro che terzo mandato.”