FONDAZIONE PICENTIA. PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO SCIENTIFICO

Prima riunione, oggi a Pontecagnano Faiano, del comitato scientifico della Fondazione Picentia.
Nel corso dell’incontro, sono stati definiti gli obiettivi programmatici, in coerenza con le finalità istitutive della fondazione.
Il comitato, presieduto dal rettore emerito Raimondo Pasquino, è costituito da Gina Tomay, archeologa e direttore del museo Archeologico di Pontecagnano, e dai professori Amedeo Lepore, ordinario di Storia Economica presso la Seconda Università di Napoli e docente di Storia dell’Economia e dell’Impresa alla Luiss, già Assessore regionale alle Attività produttive; Carlo Longobardo, ordinario di Diritto Penale alla Federico II; Carmelo Petraglia, Associato di Economia Politica nell’Università della Basilicata.
La fondazione, costituita il 12 luglio 2019, su iniziativa dell’imprenditore Giuseppe Bisogno, nasce dalla volontà di imprese e singoli cittadini di promuovere attività e progetti finalizzati alla valorizzazione della cultura dello sviluppo della ricerca e della solidarietà sociale.
La mission della fondazione, che non ha fini di lucro, è quella di realizzare progetti e azioni, attraverso la collaborazione con enti, istituzioni, imprenditoria locale, finalizzate a creare opportunità e iniziative rivolte ai giovani e al contrasto delle diseguaglianze sociali.

«L’obiettivo – dichiara il fondatore Giuseppe Bisogno – è quello di creare nuove opportunità, attraverso il coinvolgimento di enti, istituzioni, Università, mondo della scuola e del tessuto imprenditoriale, per i giovani e allo stesso tempo contribuire ad arginare le diseguaglianze sociali attraverso la promozione di iniziative finalizzate all’inclusione».
«Condividiamo le finalità della Fondazione – commenta il presidente del comitato scientifico Raimondo Pasquino – e riteniamo doveroso impegnarci per contribuire a creare nuove ed innovative opportunità per tentare di arginare il fenomeno della fuga dei cervelli. I i giovani che decidono di fare esperienze formative e lavorative all’estero devono poter scegliere di tornare. Crediamo nelle potenzialità che ci offre il territorio e auspichiamo di poter essere da stimolo per fare della fondazione uno strumento utile anche nella formazione di una cultura europeista».

La Fondazione sarà presentata ufficialmente, a Roma, alla Camera dei Deputati alla presenza di alte cariche istituzionali.