Andria Villani

GLI ARRESTI IN PROVINCIA DI SALERNO. MA COSA C’ENTRA LA POLITICA ?

Andria VillaniAnche l’inchiesta che si è concretizzata ieri, con la raffica di arresti eccellenti e con la enorme mole di gare di appalto finite sotto la lente di ingrandimento della magistratura, conferma che all’interno degli uffici dell’amministrazione provinciale di Salerno le cose non sono andate proprio in maniera regolare.

Ancora una volta, però, l’indagine ha interessato un certo numero di imprenditori (il nome di spicco resta quello di GIOVANNI CITARELLA), dirigenti e dipendenti di Palazzo Sant’Agostino ma non il mondo della politica.

Alfonso Andria ed Angelo Villani, i Presidenti sotto il cui mandato si sarebbero verificate le irregolarità, neppure vengono citati negli atti giudiziari, mentre emerge una classe dirigente, almeno stando alla versione fornita dall’accusa, spregiudicata ed abituata a creare un rapporto piu’ che confidenziale con i fornitori dell’ente provincia.

Non dimentichiamo che, già in occasione di altre ondate di provvedimenti giudiziari, il mondo della politica non era stato toccato da ordinanze ed avvisi di garanzia.

Certo, si può immaginare che da parte di chi ha ricevuto il mandato popolare vi sia stata una omissione di controllo, ma, dovesse essere confermata la ipotesi accusatoria di cui ha parlato il Procuratore FRANCO ROBERTI, emergerebbe un quadro nel quale a dettare i tempi di affari e malaffari è la burocrazia.

Appalti pilotati, gare dall’esito già scontato, corsie preferenziali in Ragioneria per ottenere il saldo delle fatture, a fronte di piaceri, regalie e dazioni in denaro: quelle che un tempo si chiamavano tangenti. Di tutto questo, almeno fino ad oggi, sono accusati i burocrati, meno in vista di Presidenti ed Assessori ma, per taluni aspetti, di sicuro molto piu’ potenti degli esponenti politici.

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