Amelia Viterale

IL SALUTO FASCISTA DELLA VITERALE DIVENTA UN CASO NAZIONALE

Amelia ViteraleNon vuole rilasciare interviste o dichiarazioni ufficiali perchè quel saluto, fatto subito dopo la vittoria alle elezioni comunali nel piccolo centro di Alfano, non è per nulla fascista e non è per nulla un richiamo ai valori della destra.

Amelia Viterale, Sindaco di Alfano ed assessore provinciale alla caccia, è finita al centro di un caso mediatico che, per taluni aspetti, ricorda quello di cui fu protagonista la attuale governatrice del LAZIO Renata Polverini, immortalata con la mano destra alzata in segno di saluto che tanto ricordava quello d’obbligo nel corso del ventennio.
La Viterale, oggi a Palazzo Sant’Agostino per la seduta del consiglio provinciale, sorride e pensa, magari, di percorrere lo stesso cammino istituzionale di Renata Poverini, ma nel frattempo non ci sta ad essere etichettata come una nostalgica del fascismo.

Certo, oggi siede in una maggioranza di centro destra, a Palazzo Sant’aGOSTINO, accanto a tanti esponenti di quello che un tempo era il Movimento Sociale Italiano, ma alle elezioni comunali di Alfano, la sua era una lista civica, ed il seggio di consigliere provinciale lo ha conquistato con la lista DFC di Antonio Lubritto, al quale tutto può essere detto tranne che essere fascista.

Ed allora, la mano destra alzata è stata solo frutto di uno scatto di un fotografo malandrino ? La Viterale, intanto, stamattina, salutava colleghi ed amici facendo semplicemente ciao con la manina.

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