IL VOTO ANTICIPATO CHE TERRORIZZA ALCUNI PARTITI: DA RENZI A DI MAIO PER FINIRE A LEU

Dietro la frase “siamo in una fase d’emergenza” si nascondono tanti interessi. Forse, anche, quelli di un lavoro da portare avanti per l’italia – cosa che, tra l’altro, poteva essere fatta negli ultimi 18 mesi – ma dietro la frase “non è il momento di votare” si cela, prima di ogni altra cosa, la certezza, per alcuni partiti, di sparire completamente dal panorama politico italiano. La legge elettorale, che in caso di voto anticipato non potrà essere cambiata, è una vera e propria ghigliottina per Italia Viva, per Impegno per il Futuro, per Leu: nei collegi maggioritari, per sopravvivere, dovrebbero sancire un’alleanza con il Partito Democratico che lascerebbe solo le briciole e solo nei collegi meno facili; per la quota proporzionale, invece, lo sbarramento del 3%, in questo momento, rappresenta un limite difficile da superare e che, anche in caso di scavallamento, porterebbe in Parlamento una pattuglia talmente piccola di parlamentare da non poter contare nulla, se non quanto un gruppo misto.